Salute

Ambrogino d’oro, malinteso tra Mario Amico ed il sindaco Catania. Ad Ottobre la consegna della copia dell’onorificenza

Carmelo Barba

Ambrogino d’oro, malinteso tra Mario Amico ed il sindaco Catania. Ad Ottobre la consegna della copia dell’onorificenza

Dom, 03/09/2017 - 22:06

Condividi su:

MUSSOMELI – (di Roberto Mistretta) C’è rimasto proprio male Mario Amico, l’ex carabiniere insignito dell’Ambrogino d’oro a Milano per avere trovato e restituito un borsello contenente un autentica fortuna, ben 330.000 euro, col sindaco Giuseppe Catania. Il suo vivo disappunto nasce dal fatto che avrebbe voluto donare alla propria città natale copia della prestigiosa civica benemerenza assegnatagli dal Comune di Milano il giorno di Sant’Ambrogio di 3 anni fa, ovvero il 7 dicembre 2014, al teatro Dal Verme.

In quella benemerenza, consegnatagli direttamente dall’allora sindaco meneghino Giuliano Pisapia, si legge: “Cittadino milanese d’adozione e siciliano di nascita, rappresenta un esempio e un modello di onestà e virtù civica. Trovato un borsellino abbandonato contenente un ingente somma di denaro mentre si trovava al lavoro, il ferroviere Mario Amico si attivava immediatamente per rintracciarne il proprietario e restituirglielo, senza speranza di ricompensa, ma mosso dal solo desiderio di agire onestamente e fare il proprio dovere. Milano premia con la medaglia d’oro di Civica Benemerenza questo gesto semplice e generoso, espressione di una profonda e incondizionata rettitudine e di un rimarchevole rispetto per il prossimo e per la comunità”.

Si sfoga quindi Mario Amico: “L’Ambrogino d’oro è la più grande onorificenza che un cittadino possa prendere a Milano. Già a gennaio di quest’anno avevo desiderio di consegnare la benemerenza/motivazione assegnatami insieme alla medaglia d’oro al mio Comune natio così che la gente, leggendola potesse meglio capire il perché di questo ambito premio. A gennaio però non se ne fece nulla perché Mussomeli era in piena emergenza neve. Dissi al sindaco, capisco,  la facciamo ad agosto. Mi era stato detto di sì, ma anche agosto è passato e ancora sto aspettando il sindaco che si organizzi per ricevere il quadretto di 50 cm dove sta scritto il motivo del premio. Una cosa semplice ma formale, ed invece nulla. Mi sento come se l’istituzione massima del mio Comune natio abbia voluto sbattermi le porte in faccia. Un gesto di cui dovrebbero vergognarsi”.

Sentito in merito il primo cittadino, impegnatissimo in questi giorni con la fiera del castello, ieri ci ha detto: “Nulla di vero, Noi vogliamo accettare quella donazione, ma siccome la ritengo una cosa di valore, va organizzata bene e in questo periodo, considerato l’impegno profuso per la fiera e tutto il resto, non ne abbiamo avuto proprio il tempo. Un evento del genere merita la presenza di ospiti importanti come il comandante dei Carabinieri e della Guarda di finanza. Vorrei invitare anche il prefetto. A questo si aggiunga che aspettiamo una risposta dal procuratore di Catania, Zuccaro per un evento proprio a Mussomeli, all’interno del quale vorrei formalizzare tale donazione”.

Ieri poi il sindaco ha chiamato l’ex carabiniere e il malinteso è stato chiarito, tant’è che Amico ha chiesto scusa per le frasi irrispettose. La data di consegna dovrebbe essere il 6 ottobre.

Pubblicità Elettorale