Salute

San Cataldo. Avviate le attività del “Gruppo Appartamento”.

Redazione 1

San Cataldo. Avviate le attività del “Gruppo Appartamento”.

Ven, 17/06/2016 - 17:53

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conferenza_stampa_14SAN CATALDO. Sostenere le fasce deboli e favorire il reinserimento sociale degli utenti, razionalizzando risorse economiche da poter utilizzare in futuro per assicurare servizi. E’ la duplice finalità con la quale sono state avviate le attività del Gruppo appartamento per persone con disabilità mentale, in locali presenti in via Babaurra, nell’ambito dell’opera del Distretto socio-sanitario “D-11”. Il progetto è stato affidato, tramite bando di gara, alla cooperativa sociale “Controluce” di Caltanissetta, coordinata dalla presidentessa dott.ssa Alessandra Campanella, dalla vice dott.ssa Marta Cortese e dalla dott.ssa Claudia Giammusso, psicologhe e psicoterapeute. L’importo del progetto, della durata di un anno, ammonta a 100.000 euro, di cui 80.000 stanziati dal Ministero dell’Interno e trasferiti alla Regione e 20.000 in co-partecipazione dai partner. Sei saranno gli utenti, di cui 4 di San Cataldo (capofila del Distretto), uno di Serradifalco ed uno di Montedoro. Il Gruppo appartamento è una struttura residenziale: qui si lavora per cercare di reinserire gli utenti nel contesto sociale, riabilitandone le capacità. Nel corso di una conferenza stampa (nella foto) tenutasi a Palazzo delle Spighe è stato presentato il servizio dal sindaco Giampiero Modaffari, dall’assessore alle Politiche sociali Salvatore Sberna, dalla dott.ssa Campanella e dalla dott.ssa Cortese. “Poco dopo esserci insediati – ha dichiarato Sberna -, abbiamo partecipato al bando del Ministero riguardante progetti sperimentali di vita indipendente per soggetti con disabilità mentale. Il Distretto “D-11” è giunto primo in graduatoria. Il finanziamento ci permetterà di utilizzare una struttura residenziale al costo mensile di 1.200 euro, a fronte invece dei 2.400 euro che il Comune pagava in precedenza per i costi delle comunità”. Il sindaco ha sottolineato: “E’ un’azione capillare, quella che stiamo portando avanti al fine di ridurre le spese finora sostenute, con di contro un miglioramento dei servizi. Finora, per sei utenti in comunità, si spendevano in un anno 172.800 euro. Le somme risparmiate grazie a questo progetto verranno redistribuite per il sostegno alle fasce deboli”.