Salute

Unioni Civili, 369 sì alla Camera. Pagano: “Ho detto no. Famiglia calpestata”

Redazione

Unioni Civili, 369 sì alla Camera. Pagano: “Ho detto no. Famiglia calpestata”

Mer, 11/05/2016 - 17:36

Condividi su:

pagano_640x410-550x352ROMA –  La Camera ha votato la fiducia posta dal governo sulle unione civili: i si’ sono stati 369, i no 193 e gli astenuti 2. La fiducia sancisce il via libero politico alle unioni civili, ma il voto finale e definitivo è atteso per le 19. La fiducia è stata votata anche dal gruppo parlamentare di Ala di Denis Verdini e ciò ha fatto infuriare il capigruppo di Forza Italia a Montecitorio, Renato Brunetta che si sfoga con un tweet:  “Ala vota fiducia a governo. Matteo Renzi salga a Colle, spieghi a Mattarella mutati assetti maggioranza e poi chieda nuova fiducia a Camere”.

Alessandro Pagano (AP) nel suo intervento in Aula ha sottolineato: “Ho detto no alla fiducia perche’ questo Governo ha avuto un comportamento diametralmente opposto rispetto alle dichiarazioni roboanti circa la difesa della famiglia. In verita’ in questi anni – ha proseguito – abbiamo assistito a un vero e proprio calpestio della sacralita’ della vita e della famiglia naturale: nessun intervento per risolvere la crisi di natalità; l’approvazione del divorzio breve; nessun intervento per far diminuire la pressione fiscale per le famiglie che e’ la più alta al mondo; la continua mentalita’ pro utero in affitto che mercifica le donne al punto che su facebook e’ stata insultata soltanto poche ore fa la stimata collega Cimbro; la già avvenuta calendarizzazione dell’eutanasia, oltre che la liberalizzazione totale delle droghe e le teorie gender a scuola ormai all’orizzonte. Di fronte a tutto questo – ha concluso – nulla e’ stato fatto per raggiungere una vera unita’ in parlamento e spiace che il mio partito geneticamente nato avendo come architrave politica la difesa della famiglia e la sacralita’ della vita se lo sia dimenticato“.

A far parlare prima del voto è stata anche la spilletta arcobaleno sul bavero della giaccha indossata dal ministro Maria Elena Boschi proprio nel giorno decisivo per l’approvazione del provvedimento delle unioni civili.

Le opposizioni non si danno per vinte e già per domani un gruppo di parlamentari ha indetto una conferenza stampa alla Camera “per presentare iniziative per l’indizione di un referendum abrogativo in materia di unioni civili”. Tra i parlamentari coinvolti Eugenia Roccella, Gaetano Quagliariello e Carlo Giovanardi di Idea, Maurizio Gasparri e Lucio Malan di Forza Italia, Gian Marco Centinaio e Nicola Molteni della Lega, Francesco Bruni e Lucio Tarquinio dei Conservatori e Riformisti, Fabio Rampelli ed Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia, Gian Luigi Gigli e Mario Sberna di Ds-Cd, Guglielmo Vaccaro di Italia Unica e il presidente della commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, terranno una conferenza stampa.

Le reazioni – “Ormai è fatta, in giornata riusciremo ad approvare una legge attesa da anni, che riporta l’Italia a livelli di dignita’ sul piano dei diritti civili e soprattutto azzera anacronistiche e odiose discriminazioni riconoscendo diritti e tutele alle coppie omosessuali e di fatto”. E’ quanto afferma Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, dopo il voto di fiducia sulle unioni civili. “Quella che approveremo oggi – aggiunge l’esponente del Pd – e’ una delle piu’ significative riforme degli ultimi anni. Stiamo scrivendo una pagina di storia importante, una pagina di cui il Parlamento deve andare orgoglioso”.

“Oggi è un giorno di straordinaria importanza per tutti gli italiani: la nuova legge sulle Unioni Civili cancella odiose e anacronistiche discriminazioni e rende l’Italia un Paese piu’ europeo, piu’ moderno e civile. E’ molto bello che questo sia avvenuto in occasione del 12 maggio. Nello stesso giorno, nel 1974, l’Italia fece un grande passo di civilta’, con la vittoria nel referendum che mantenne la legge sul divorzio Baslini-Fortuna, data che e’ un po’ “madre” di questa bella giornata che va dedicata innanzitutto a migliaia di persone che sulla propria pelle hanno sofferto pregiudizi, discriminazioni, omofobia e sessuofobia. E per questo mi fa piacere oggi dire un grazie a due persone che, in modi e forme diverse, hanno aperto la strada a modernita’ e rottura di arcaici pregiudizi. Una non c’e’ piu’, ed e’ Nilde Jotti. L’altro combatte ancora, ed e’ Marco Pannella”. Cosi’ Walter Verini, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio.

“Il Governo ha raggiunto un risultato di importanza storica per la vita di migliaia di persone. L’Italia ha finalmente una legge sulle unioni civili e questo mi rende felice ed orgogliosa. Il voto di oggi completa un percorso lungo e appassionante, accompagnato da un dibattito a tratti duro, che comunque ci ha consentito di individuare con chiarezza dove si annidassero le posizioni piu’ retrive e conservatrici per contrastarle con la forza della democrazia.Ci siamo cosi’ lasciati alle spalle anni di discussioni a volte dolorose, e purtroppo infruttuose, di tentativi falliti, ma soprattutto anni di sofferenza e discriminazione per tanti nostri concittadini e concittadine. Con l’approvazione di questa importantissima legge il nostro Paese e’ oggi piu’ democratico ed europeo. Il mio abbraccio a tutti coloro ai quali oggi si restituisce liberta’, dignita’, diritti”. Cosi’ la Viceministro Teresa Bellanova, a margine del voto alla Camera sulla legge Cirinna’.

Pubblicità Elettorale