SANTA CATERINA. La Giunta, guidata dal sindaco Michelangelo Saporito (nella foto), ha conferito incarico legale per dare esecuzione alla sentenza del tribunale di Caltanissetta del novembre 2014, passata in giudicato, che ha condannato l’Ente Acquedotti Siciliani in liquidazione a pagare al comune di Santa Caterina 285.712,88 euro, oltre interessi. Una somma non indifferente che potrebbe rappresentare una gran bella boccata di ossigeno per le casse comunali. In quella occasione, per altro, se le spese di lite erano state compensate tra le parti, l’Ente acquedotti Siciliani era stato anche condannato alla refusione della spese processuali per 8.500 euro oltre Iva. La legale del Comune, l’avv. Valentina Fiorenza, aveva già messo a punto un preventivo di spesa (2318 euro oltre Iva e Cassa avvocati) per procedere all’esecuzione forzata in virtù della sentenza del Tribunale di Caltanissetta. Tuttavia, la stessa legale aveva precisato che la sentenza non era ancora, a quella data, definitiva poiché la stessa sarebbe diventata inoppugnabile soltanto dopo un anno e 45 giorni dal suo deposito in cancelleria. L’amministrazione comunale, come ha sottolineato nel provvedimento, <stante il perdurante inadempimento dell’Eas in liquidazione che non ha adempiuto spontaneamente alla sentenza>, ha ritenuto di dover procedere alla nomina di un legale per agire esecutivamente contro l’Ente Acquedotti Siciliani in liquidazione.

