SERRADIFALCO. E’ necessario tornare a disporre dei locali per la scuola elementare. A sostenerlo è stato il presidente del Consiglio di Istituto del “Comprensivo” Filippo Puglisi Leonardo Insalaco. Secondo il presidente non si può continuare a tenere costipati in un’unica sede scolastica 700 studenti e ad ospitare negli scantinati del municipio i bambini della scuola dell’infanzia. Una situazione che dura ormai da cinque anni, da quando cioè l’ala est della scuola elementare Giovanni Verga crollò nel corso di lavori di ristrutturazione. Da allora, dopo la chiusura della scuola elementare “Verga” di Via Papa Giovanni e della vicina scuola dell’infanzia “Falcone”, gli alunni delle scuole elementari sono stati ospitati nella scuola media Federico Polizzi, mentre quelli della materna sono stati inseriti parte nei locali al pianterreno del palazzo comunale di Via delle Arti e parte nel centro polivalente di Via Kennedy dal quale sono stati spostati nel plesso “Morvillo” di Via Papa Giovanni solo in questo inizio di anno scolastico. Il presidente del consiglio di Istituto, che recentemente ha preso parte al tavolo tecnico convocato al Comune per affrontare la questione relativa alla ricostruzione della scuola elementare “Verga”, è stato molto chiaro dicendo che far convivere 700 tra alunni di media e di scuola elementare nel plesso “Federico Polizzi” provoca problemi igienico-sanitari e di sicurezza; in particolare nell’ora di entrata e in quella di uscita da scuola degli alunni, nelle due strade prospicienti gli ingressi dell’istituto, soprattutto nei giorni di pioggia, insorgono problemi di sicurezza stradale; senza contare che 700 alunni, in una struttura che ne può ospitare meno, stanno stretti; il tutto senza contare che – parere del presidente del consiglio di Istituto – il numero dei bagni esistenti nella media “Federico Polizzi”, con l’arrivo dei 300 bambini della elementare, non è più proporzionato al numero di studenti che la frequentano. Insalaco ha infine lanciato un appello al sindaco affinchè faccia uno sforzo per ridare la scuola elementare ai serradifalchesi.