Mancano ormai pochi giorni alla nomina dei nuovi vertici giudiziari di Caltanissetta e di Catania, ma sui nomi dei magistrati che andranno a ricoprire gli importanti incarichi, come apprende l’Adnkronos, non è stato ancora raggiunto l’accordo. L’unica certezza è la situazione è di assoluta incertezza. I nomi in pole position sono due, da un lato Carmelo Zuccaro, Procuratore aggiunto di Catania, dall’altro Alfredo Morvillo, Procuratore capo di Termini Imerese. Fino a ieri sera i boatos davano Zuccaro vincente a Caltanissetta e Morvillo a Catania, ma questa mattina sembra che i nomi si siano alternati. Morvillo a Caltanissetta e Zuccaro a Catania. Anche se c’è qualche perplessità sul nome di Morvillo a Caltanissetta, perché la Procura nissena coordina le due nuove inchieste sulle stragi di Capaci e via D’Amelio, e Morvillo è il fratello di Francesca Morvillo, la moglie di Giovanni Falcone. Ecco perché si fa il nome di Morvillo anche per la Procura generale di Firenze. Dove, però, vorrebbe andare anche l’attuale aggiunto di Palermo, Teresa Principato. A fare la domanda per fare il Procuratore capo di Catania erano stati, lo scorso autunno, in tanti, a partire dal sostituto della Direzione nazionale antimafia Carlo Caponcello, al sostituto procuratore generale di Palermo Annamaria Palma. E poi Vincenzo Barbaro, Amedeo Bertone, il Procuratore aggiunto di Agrigento Ignazio Fonzo, il Procuratore di Ragusa Carmelo Petralia, che indaga sull’omicidio del piccolo Loris Stival. Oltre a Zuccaro e Morvillo.
Per la sede di Caltanissetta, vacante dopo la nomina di Sergio Lari alla Procura generale, avevano presentato domanda in diciannove, tra cui spiccavano i nomi del pm Antonino Di Matteo, che rappresenta l’accusa nel processo sulla trattativa Stato-mafia, bocciato di recente per la Direzione nazionale antimafia, ma anche il sostituto della Dna Maurizio de Lucia. E ancora, il Procuratore aggiunto di Messina, Sebastiano Ardita, Amedeo Bertone, Anna Canepa, Maurizio de Lucia, Antonino Di Matteo, Renato Di Natale, Ignazio Fonzo, Franca Imbergamo, attualmente alla Dna, e ancora Annamaria Palma, Luigi Patronaggio, pg a Palermo, e l’aggiunto di Palermo Teresa Principato, che coordina l’inchiesta sul boss latitante Matteo Messina Denaro.

