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I sindacati scrivono al governo regionale: una latitanza offensiva verso i lavoratori e la città di Gela

Redazione

I sindacati scrivono al governo regionale: una latitanza offensiva verso i lavoratori e la città di Gela

Mar, 22/03/2016 - 10:20

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sindacati cgil cisl e uilGELA – Riceviamo e pubblichiamo.

In tante, troppe iniziative pubbliche presenti  in sicilia chi può affrontare e risolvere le questioni lavorative (il Governo Regionale) le scarica su Roma, cioè sui tanti Ministeri.

CGIL CISL UIL denunciano una vera e propria inversione di tendenza e cioè che la Regione sicilia può fare e non fa ed a dimostrazione di ciò che affermiamo riportiamo l’ultimo capoverso del verbale di incontro svoltosi al Ministero dello Sviluppo Economico il 24 Febbraio: “per quanto riguarda la problematica degli ammortizzatori sociali, il vice ministro Bellanova ha confermato quanto già detto in occasione dell’incontro con le istituzioni siciliane, ovvero che la parte preponderante della problematica riguardante gli ammortizzatori sociali dell’indotto verrà affrontata in ambito regionale. I rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico incontreranno inoltre le imprese dell’indotto che si trovano in situazioni critiche, al fine di verificare ogni possibile intervento a sostegno di queste ultime”.

CGIL – CISL – UIL riportano il periodo esattamente come è stato redatto per evitare ulteriori strumentalità da parte di chi ha delle responsabilità facilmente individuabili oltre che ampiamente definite.

Da 1 mese, tanto il sindacato confederale tanto la Prefettura, inviano richieste d’incontro e note specifiche riferite alla evidente scopertura finanziaria  che tanti lavoratori stanno subendo in materia di fruizione degli ammortizzatori sociali.

Che senso ha il convincimento operato dal sindacato nei confronti degli imprenditori di evitare i licenziamenti e percorrere la strada della cassa integrazione straordinaria o in deroga se poi la Regione, tornado da Roma, sceglie la via della latitanza?

CGIL- CISL – UIL hanno già denunciato il silenzio della politica ed oggi, malgrado il buon senso da parte di centinaia di lavoratori dell’indotto, annunciano azioni di protesta su Palermo immediatamente dopo le festività Pasquali.

La lotta dei lavoratori, la loro pazienza, il buon senso di alcuni imprenditori, il puntuale lavoro della Prefettura non possono ricevere la distanza Istituzionale del Governo Regionale che, in questa complessa vertenza, sta dimostrando inaffidabilità e colpevole disattenzione.

Tutti devono rendersi conto e prender coscienza della disperazione presente in migliaia di famiglie già in crisi per carenza lavorativa ed oggi classificabili come nuovi poveri.

La Regione può permettersi di non considerare la “vertenza Gela” tra le più drammatiche nell’ultimo ventennio nel Sud Italia? Può, la stessa Regione, costringere lavoratori e sindacato a manifestazioni estreme che rischiano di compromettere l’ordine pubblico ? Può la Regione ledere la dignità di tanti uomini e tante donne in attesa di risposte concrete? Il silenzio del governo Regionale fa sorgere altre domande e tra queste una la poniamo pubblicamente: per caso non esistono le somme stanziate da parte del Governo Regionale riferite agli ammortizzatori sociali? Se così fosse perché lo stesso Governo non ha detto nulla durante la riunione del 24 Febbraio al Ministero?

Questo atteggiamento  inquieta il sindacato confederale che pretende dal Governo una risposta chiara così da comprendere quale strada intraprendere per tutelare il reddito di centinaia di lavoratori.

Il silenzio, in particolar modo delle istituzioni, complica la vita dei lavoratori e rende impossibile ogni relazione sindacale.                                                                                                   

 

CGIL

 

Segretario Generale

Ignazio Giudice

 

CISL

 

Segretario Generale

Emanuele Gallo

 

UIL

 

Segretario Responsabile

Maurizio Castania

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