Il Tribunale del Riesame di Caltanissetta ha dichiarato inammissibile il ricorso della difesa del presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante per ottenere il dissequestro di documenti e atti. E’ il cosiddetto ‘archivio’ dell’imprenditore indagato dalla procura nissena per concorso esterno in associazione mafiosa, trovato nel vano di una parete della sua abitazione nel corso di una perquisizione. Si tratta di documenti, atti e relazioni ufficiali, dichiarazioni pubbliche e lettere che testimoniano i suoi rapporti con politici, magistrati e imprenditori. Il Tribunale del riesame di Caltanissetta, al quale ieri e’ stata consegnata una memoria difensiva, “senza entrare nel merito ha adottato una decisione di natura processuale”, spiegano i legali Nino Caleca, Giuseppe Panepinto e Marcello Montalbano, “seguiremo con scrupolo le indicazioni procedurali che il Tribunale indichera’ nelle motivazioni. Abbiamo impugnato l’unico atto che fino a questo momento la Procura ha ritenuto di notificarci. Abbiamo avuto modo di esaminare le carte processuali depositate e impugneremo gli ulteriori provvedimenti, poiche’ siamo certi che non sussiste neanche il piu’ recondito fumus che possa offuscare l’attivita’ di Antonello Montante e di Confindustria”.