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Raddoppio 640, il ritardo della riapertura della bretella si abbatte su 11 famiglie. Il titolare del distributore Esso di Anghillà: “Oltre al danno, la beffa”

Redazione

Raddoppio 640, il ritardo della riapertura della bretella si abbatte su 11 famiglie. Il titolare del distributore Esso di Anghillà: “Oltre al danno, la beffa”

Mar, 19/01/2016 - 22:02

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CALTANISSETTA – Tra le tante lettere che quotidianamente riceviamo in redazione, oggi pubblichiamo quella di un imprenditore nisseno, Vincenzo Arnone, titolare del distributore Esso di contrada Anghillà che da ormai 16 mesi è chiuso per i lavori di raddoppio della 640. Raccogliamo lo sfogo dell’imprenditore e lo rendiamo pubblico, nella speranza che chi di competenza possa essere sensibilizzato su una vicenda che ormai sta intaccando il tessuto economico ed imprenditoriale nisseno. Di seguito il testo della lettera.

V

Vincenzo Arnone

Sono Vincenzo Arnone il titolare della Sear Idrocarburi srl  Stazione di Servizio Esso situata sulla strada statale 640 in contrada Anghillà Caltanissetta

Invio questa lettera al quotidiano il Fatto Nisseno, per esprimere e mettere a conoscenza la popolazione nissena della mia grande indignazione e rabbia per ciò che accade in merito alla chiusura della strada in questione.

La chiusura della mia attività avvenuta il 12 settembre del 2014 senza alcun preavviso da parte di chi ha iniziato i lavori ,oltre che un enorme disagio a tutti coloro che giornalmente utilizzavano questa bretella per andare a lavoro, ha generato l’impoverimento del nostro territorio, al contrario di quanto si dice che le grandi opere servono a creare occupazione e sviluppo,.

Io ho dovuto mandare a casa undici dipendenti e quindi undici famiglie, le quali sino al mese di dicembre 2015 hanno stentato a vivere perché senza reddito.

foto esso 1Anche  tutto l’indotto che girava attorno alla mia l’attività compreso i fornitori locali hanno subito una perdita, senza parlare dell’enorme danno economico che ha subito la mia attività quasi ventennale

Nonostante ciò nel mese di dicembre 2015, assumo sette dipendenti ,per far si che tutto sia pronto per la riapertura, proprio perché l’azienda appaltatrice dei lavori comunicava la riapertura del tratto stradale in questione il 4 gennaio del 2016 , ma ciò non è avvenuto quindi oltre al danno anche la beffa….

E’ spiacevole che una società di enormi dimensioni e con un’ottima reputazione che la precede nell’ambito di costruzioni di grandi opere, non abbia al comando uomini capace di sviluppare la sensibilità per i territori sui quali agiscono per tentare di migliorarli anziché  distruggerli.

La presente lettera ha valore anche di segnalazione al nostro Illustrissimo Sig Prefetto e Illustrissimo Sig Sindaco di quanto sta realmente accadendo.

Vincenzo  Arnone.

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