Salute

Saro, Matteo e la parodia della ragion di stato

Michele Spena

Saro, Matteo e la parodia della ragion di stato

Ven, 17/07/2015 - 00:45

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strada-con-punto-interrogativoCALTANISSETTA – Esisteva un tempo, nel nostro Paese, in cui il mantenere l’ordine, il decoro e la credibilità delle Istituzioni, giustificava il filtrare ed accertate la rigorosa veridicità delle notizie prima che le stesse fossero rese pubbliche. Un tempo in cui il segreto istruttorio era un dogma inviolabile, che come la legge, era uguale per tutti. Un tempo in cui prima di delegittimare un personaggio pubblico, in difetto di prove certe, gli si concedeva il beneficio del dubbio.
La parte prevalente di Noi oggi ha provato sdegno e ripugnanza di fronte alla presunta intercettazione tra il nostro Presidente della Regione ed il suo pluri indagato medico personale.
Quella frase sull’augurio di una fine terribile per Lucia, è uno stupro barbaro, non solo per una famiglia che ha già sofferto abbastanza a causa della causa delle cause, per pochi una vita, per molti una carriera, ma anche per l’intera credibilità del consorzio civile del nostro paese.
Ma probabilmente la crudezza e la gravità del fatto offertoci da un organo di stampa ha offuscato il contorno non meno grave di eventi collaterali.
Istituzioni, politici, alte Cariche dello Stato hanno loro malgrado, involontariamente, legittimato la notizia diffusa da un organo di stampa, nel tardo pomeriggio invece smentita dalla Procura della Repubblica di Palermo, unico organo titolato e legittimato alla conoscenza dei fatti, sulla quale è arrivata la contro smentita dalla fonte la quale ha fatto sapere che trattasi di fatti ‘segretati’. Ci chiediamo quale intercettazione telefonica possa essere non segretata, soprattutto quando, come adesso ci troviamo in una fase di indagini preliminari, ma ancora di più ci chiediamo come possa essere possibile che un organo di stampa assuma un livello di fede pubblica tale da divenire fonte ufficiale per le stesse Istituzioni che la ‘notizia’ la dovrebbero produrre. Come possa essere stato possibile che si sia organizzato un pubblico linciaggio per la più alta carica della Regione Siciliana, della quale, nella persona del presidente Crocetta non riteniamo di fondare alcuna improbabile difesa politica, ma riteniamo quanto meno singolare che i principali sostenitori o pseudo tali siano arrivati financo a programmare una fine precoce della legislatura, che potrebbe invece piu opportunamente e legittimamente fondarsi su mille diverse motivazioni da quella odierna, in difetto di informazioni certe ed affidabili.
Seguiremo il progredire dei fatti che certamente esigono il racconto della verità, ma certamente non possiamo fare a meno di rilevare la fragilità della struttura della leadership politica del Nostro Paese, in un momento in cui abbiamo la presunzione di salvarne altri, come la Grecia, cui rivolgiamo in questi giorni troppo spesso toni di indulgente commiserazione, ma che in momenti realmente drammatici ci sta offrendo delle solenni lezioni di dignità.

temperino