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“Questa è la nostra versione”. Nota della Nike San Cataldo sugli incresciosi fatti della finale Under 14

Redazione

“Questa è la nostra versione”. Nota della Nike San Cataldo sugli incresciosi fatti della finale Under 14

Mer, 01/04/2015 - 21:36

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CALTANISSETTA – Non si placa una “poco proficua” polemica originata da un articolo che fa riferimento al triangolare finale del campionato provinciale under 14 femminile giocato a San Cataldo, sabato 28 marzo. Nel redigere l’articolo relativo all’evento, funestato da un invasione di campo di alcuni genitori, si é tenuto conto del comunicato inviato dalla Nike e dell’articolo pubblicato sul sito dell’Albaverde.
Di seguito pubblichiamo la nota inviata da Aldo Giammuso, direttore sportivo Nike Volley San Cataldo.

Caro Direttore.
Sono deluso ed amareggiato per il contenuto dell’articolo pubblicato sul tuo sito “ Volley femminile under 14: triangolare provinciale, vince il Gela. Indecoroso fuori programma, genitori invadono campo”
L’articolo è uguale a quello pubblicato sul sito della soc. Albaverde dei fratelli Montagnino. Non comprendiamo come mai non hai sentito la necessità, conoscendoci, di sentire anche noi in merito. La volgarità dei fratelli è nota ma che arrivassero pure ad immortalarci in fotografia e mostrarci e indicarci come delinquenti non pensavamo proprio che potesse succedere.
Come tu sai l’articolo proviene dai dirigenti dell’Albaverde di Caltanissetta, peraltro pubblicato sul loro sito. Non è tanto il fatto che hanno illustrato che mi ha amareggiato, è nel loro stile gioire delle disgrazie altrui, ma il passaggio in cui essi recitano: Immediata la reazione dei genitori/dirigenti ultrà di parte avversa in una baraonda durata per fortuna pochi minuti in cui coloro che facevano da paciere venivano fagocitati dai guerrafondai e durante la quale un genitore/tifoso della Nike non si faceva sfuggire l’occasione, “quasi” inosservato, per colpire alle spalle l’allenatore gelese senza essere visto dagli arbitri che erano impegnati a seguire l’inizio della rissa.
Noi dirigenti, dicasi io e mio fratello Emanuele siamo intervenuti immediatamente, perché invitati dall’arbitro Aleo, per allontanare dal rettangolo di gioco un genitore gelese. Quest’ultimo aveva invaso il campo chiedendo a gran voce e volgarmente l’assegnazione di un punto alla sua squadra perché la palla suo parere era andata fuori. Ovviamente aveva torto per stessa ammissione dell’allenatore del Gela. Il focoso genitore assieme ad un altro esagitato genitore, sempre gelese, è stato allontanato e trattenuto da noi dirigenti, perché voleva passare alle vie di fatto. Abbiamo impedito, aiutati da altri genitori presenti, che i focosi genitori passassero alle vie di fatto. Nel mentre i fratelli Montagnino, invece di intervenire anch’essi per sedare i focosi genitori e riportare la calma, pensavano a riprendere la scena ed assistevano, credo contenti, all’accaduto. Anche il Presidente FIPAV Massimo Scibetta è intervenuto per allontanare i provocatori. Spero che anche lui non sia catalogato fra i delinquenti. Mi spiace molto che questa testata abbia dato molto spazio e titolone scandaloso ad un evento che, invece, meritata ben altro titolo e che non si vedeva da molti anni. Finalmente due squadre che hanno fatto onore al volley giovanile. Due compagini e due ottime società nelle quali militano bravissime ragazze che fanno ben sperare per il futuro. Finalmente due tecnici, una è Susana Gorostiague e l’altro Tandurello, che hanno mostrato sul campo, e non nelle cronache, il risultato di un ottimo lavoro fatto in palestra. Lo stesso non si può dire dell’Albaverde, come dimostra il risultato del campo, ancora lontana anni luce dai livelli delle due finaliste.

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