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Uil Poste, servizio postale al collasso: la soluzione potrebbe essere trasformare i part-time in full-time

Redazione

Uil Poste, servizio postale al collasso: la soluzione potrebbe essere trasformare i part-time in full-time

Mer, 04/03/2015 - 23:40

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Fabio Puzzanghera

Fabio Puzzanghera

CALTANISSETTA – Nello scorso mese di dicembre 2014, Poste Italiane ha finalmente presentato il tanto atteso “piano strategico 2015-2019”…un “programma di crescita ed investimenti su persone e tecnologie in un’Azienda più trasparente e competitiva al servizio del Paese”! L’avanzamento del piano, però, in attesa della prossima riunione nazionale del 05 Marzo c.a. su PCL (Posta, Comunicazione e Logistica), viaggia a rilento e nel peggiore dei modi, dato il servizio reso al Paese, lontano da standard qualitativi accettabili e lontano dalle reali necessità delle imprese e dei cittadini. In data 04 Febbraio u.s., l’Azienda ha comunicato alle OO.SS. della nostra Regione la imminente chiusura/razionalizzazione di diversi uffici postali in quasi tutte le Province Siciliane; per la precisione la chiusura di 27 UP e la razionalizzazione di ulteriori 11, fatta eccezione per Caltanissetta unica provincia ad essere stata esclusa da tale azione. Nessuno dei 38 Uffici Postali presenti nel nostro territorio, infatti, è stato coinvolto, ciò a conferma del fatto che il numero degli uffici postali rispondono appena alle esigenze del territorio, pur in presenza di una carenza di personale ivi applicato. Allora perché non intervenire con la trasformazione del rapporto di lavoro da part-time a full-time delle unità necessarie??? Perché si è proceduto a tale trasformazione, nello scorso mese di Gennaio, in altre realtà provinciali, dove sono stati chiusi gli uffici, escludendo la nostra Provincia??? Ancor più critica è la situazione vissuta all’interno dei Centri di Recapito, laddove il caos e la disorganizzazione la fanno da padroni! Assistiamo increduli alla violazione continua, quasi quotidiana, di una qualsivoglia logica gestionale a garanzia di una adeguata erogazione del servizio di recapito e della sua qualità. Zone di recapito non servite per diversi giorni, altre per intere settimane, il portalettere, in ferie, non viene sostituito, né tantomeno allo stesso, al suo rientro, viene elargito straordinario per eseguire prestazioni aggiuntive a quelle d’obbligo; quintali di corrispondenza giacente e cittadini infuriati che riversano la propria rabbia sugli incolpevoli lavoratori. Eppure l’Azienda potrebbe applicare soluzioni immediate, quali ad esempio il riutilizzo dello strumento della “clausola elastica”, la cui applicazione favorirebbe positivamente il reimpiego dei lavoratori parttime di tipo verticale in sostituzione dei portalettere assenti, garantendo continuità al servizio offerto. Inevitabili, dunque, le ripercussioni negative sull’immagine di Poste Italiane e sui suoi interessi di mercato. Attendiamo di conoscere quali iniziative vorranno intraprendere le SS.LL per superare le criticità in atto, significando che il protrarsi delle situazioni denunciate ci vedrà impegnati a coinvolgere la cittadinanza attraverso ogni strumento di comunicazione esterna.

 Il Segretario Provinciale Fabio Puzzanghera

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