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Polo Civico. Ferdinando Rovello: “Il “grezzo” da lavorare è rappresentato dai bisogni della città”

Redazione

Polo Civico. Ferdinando Rovello: “Il “grezzo” da lavorare è rappresentato dai bisogni della città”

Sab, 21/02/2015 - 21:59

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Ferdinando Rovello

Ferdinando Rovello, tutor del corso di formazione politica

CALTANISSETTA- Il seme della democrazia partecipata, piantato da ICS alcuni anni fa, ha fatto nascere una nuova pianta, che auspichiamo possa irrobustirsi e portare abbondanti frutti. La condizione perché ciò avvenga è che sia adeguatamente coltivata da ogni uomo e donna di buona volontà. La pianta è il Poco Civico, i cui rami attualmente sono: l’Alleanza per la città, la nuova amministrazione comunale e le Officine della partecipazione.
L’Alleanza per la città mentre come Giunta è ben riuscita (sindaco e assessori lavorano all’unisono, condividendo il percorso politico-amministrativo già delineato nel “Progetto Città”), per quanto riguarda il rapporto tra P.C./P.D./U.D.C. c’è da dire che essa ha bisogno di un ulteriore rodaggio, per evitare fughe in avanti di sapore elettoralistico e per cimentare meglio l’intesa tra le tre parti politiche, tale da supportare l’amministrazione della citta per il bene comune.
La nuova amministrazione comunale lavora in un contesto difficile, dovuto a vari fattori di cui non ha responsabilità dirette (l’economia che governa la politica; la politica nazionale che tartassa i cittadini, con continue tasse tramite gli Enti locali) e di cui ha una responsabilità ereditata (risanare il malgoverno della città in termini non solo socio-economici quanto anche di riorganizzazione degli uffici comunali, per dare risposte efficienti ed efficaci ai cittadini).
Il Polo Civico ha una doppia responsabilità nei confronti dei cittadini: la prima è diretta perché è Movimento di cittadini per i cittadini, la seconda indiretta perché ha il dovere di far sì che la nuova amministrazione tenga la barra dritta sul “Progetto Città”, innescando tutti i processi atti ad attuarlo. Tale responsabilità non può e, soprattutto, non deve essere esercitata solo dai responsabili del Movimento; infatti, abbiamo sempre sostenuto che ogni persona -singola o associata ad altre- è corresponsabile della vita della città a vario titolo. Perché possa esercitarsi la corresponsabilità civica, proponiamo ad ogni cittadino, che abbia a cuore il bene della città, di fare parte delle “Officine della partecipazione”.
L’officina, per definizione , è un “locale o insieme di locali attrezzati per la trasformazione del grezzo in prodotto commerciale”. Le “Officine della partecipazione” sono luoghi in cui le persone possono esercitare il diritto di cittadinanza, fondato su un “nuovo patto” di cui: artefice è la comunità dei cittadini e garante è lo Stato. Il “grezzo” da lavorare è rappresentato dai bisogni della città, gli “strumento” per lavorare sono la ragione e il cuore; i “prodotti” sono le idee, i progetti, le proposte operative per il bene della città. Nelle Officine, i cittadini sono gli “artigiani” della Politica: sono i cittadini che, nella loro sovranità e con le modalità della democrazia partecipata, hanno il potere di esercitare la “cittadinanza attiva”, anche al di là delle forme di partecipazione che l’amministrazione comunale adotterà sulla base di un “Regolamento della Partecipazione” ad essa proposta dal Polo Civico.
Ogni nisseno sperimenta che ogni giorno c’è qualcosa da dire sull’amministrazione della città: fino a quando ciò si verifica in termini di “chiacchiera” occasionale e salottiera, sarà vano qualsiasi cosa si dica; occorre convertire le “chiacchiere” in proposte perché si possa essere incisivi. Il Polo Civico propone le “Officine della Partecipazione” come luoghi in cui fare ciò.
Tutti possono partecipare alle Officine, anche coloro che non intendono aderire al Polo Civico, ma che fattivamente desiderano offrire la propria collaborazione per la rinascita di Caltanissetta. Coloro che non aderiscono al Polo Civico sono considerati simpatizzanti perché ne condividono le idealità e il sistema fondato sulla democrazia partecipata. La nostra città non è morta, in essa operano tante Associazioni di varia natura, che possono dare un notevole contributo alla finalità per la quale le Officine sono proposte. È necessario superare l’individualismo, che caratterizza culturalmente non solo le singole persone, ma anche i singoli gruppi. Dobbiamo creare una rete dei relazioni positive, che ci mette nelle condizioni di pensare politicamente, ossia per il bene di tutti e di ciascuno. Sotto questo aspetto, le Officine si configurano anche, nel loro piccolo, alla stregua del Forum cittadino, promosso dal Polo Civico nel febbraio 2014, nel corso del quale soggetti diversi da esso si sono confrontati sul progetto città. Ogni cittadino, aderente o simpatizzante, deve sentire l’Officina a cui partecipa come la propria casa in cui si dialoga per trovare le migliori soluzioni perché ciascuno stia bene.
La Rinascita di Caltanissetta passa attraverso il contributo che ciascuno può dare.
​Coloro che desiderano avere informazioni più dettagliate sulle Officine, possono telefonare al 3939947149.

​Ferdinando Rovello
Il Polo Civico