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Antonio Montagnino: con i numeri si vince ma senza idee e coerenza si va poco lontano

Redazione

Antonio Montagnino: con i numeri si vince ma senza idee e coerenza si va poco lontano

Ven, 27/02/2015 - 20:40

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Il probabile ingresso nel Partito Democratico di deputati regionali e di gruppi che hanno fatto in questi anni riferimento al centro destra, con una particolare inclinazione al turismo politico, rappresenta a mio avviso un’operazione politicamente azzardata che rischia di modificare gli obiettivi strategici del PD, trasfigurandone le ragioni della sua fondazione e i valori costitutivi. Sono convinto che il PD debba essere un partito aperto, ma ilverso giusto non è quello dello snaturamento della sua identità attraverso un ingresso di esponenti politici con un passato ed una militanza nel centrodestra che hanno praticato una politica che è l’esatto contrario di quella posta in atto dal Pd. L’operazione ha più il senso di un indistinto e utilitaristico ampliamento numerico, fondato sulla sabbia, che quello di un’apertura a persone che avendo fatto un percorso positivo di cambiamento arrivano a condividere le idee e le proposte del nostro partito. Sono convinto che in politica si vince con i numeri, ma senza idee e coerenza si va poco lontano. Il riferimento al 61 a 0, di cui io sono diretto testimone per il nostro partito, ha infatti avuto il respiro di una stagione. Esso è comunque un riferimento  da cui rifuggire piuttosto che un modello da imitare perché rappresenta un periodo buio non tanto per il Pd quanto per la Sicilia. Spero che questa operazione non si realizzi per il bene del Partito democratico e della politica siciliana che hanno bisogno di chiarezza, coerenza e lealtà e non di furbizia o pegio ancora della riproposizione di metodi propri della vecchia politica. Sarebbe paradossale che il Pd diventi l’approdo di “rottamati” da altri partiti, inglobando pochi dirigenti e allontanando molti  militanti. Bisogna riflettere sul fatto che tra avere queste persone “nuove” come iscritti o federati esiste una terza via: confrontarsi con loro come alleati, se si vuole pensare all’utilità per il partito e per il governo regionale.

Antonio Montagnino, Già Senatore e Sottosegretario PD

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