Salute

San Cataldo. Ennio Bonfanti (WWF) denuncia uccisione di un raro esemplare di picchio rosso nelle campagne di Borgo Palo.

Redazione 1

San Cataldo. Ennio Bonfanti (WWF) denuncia uccisione di un raro esemplare di picchio rosso nelle campagne di Borgo Palo.

Gio, 06/11/2014 - 16:17

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SAN CATALDO. Nelle campagne di Borgo Palo a San Cataldo è stato ritrovato ferito da arma da fuoco un bellissimo quanto raro san cataldo picchio uccisoesemplare di Picchio rosso maggiore, specie super-protetta dalla legge. A renderlo noto è stato il Presidente del WWF nisseno Ennio Bonfanti. Le Guardie Giurate volontarie del WWF Italia, nell’ambito della Campagna Stop ai crimini di natura, nei giorni scorsi hanno ritrovato un bellissimo esemplare di Picchio rosso maggiore che è stato colpito da una rosata di pallini esplosa da un fucile di un ignoto bracconiere nelle campagne di Borgo Palo a San Cataldo ferendolo gravemente al petto ed all’ala. L’animale – che appartiene ad una specie super-protetta in quanto incluso nella lista della fauna maggiormente tutelata dall’art. 2 della legge statale sulla caccia n. 157 del 1992 – è stato rinvenuto, incapace di volare, da un coscienzioso cacciatore sancataldese che subito lo ha consegnato al Presidente provinciale del WWF, Ennio Bonfanti. Purtroppo, nonostante le immediate cure, il picchio è morto nel giro di pochi minuti. “Non è la prima volta che a San Cataldo – e proprio nella zona di Borgo Palo – vengono ritrovati animali (soprattutto rapaci ed altre specie protette) feriti dai cacciatori di frodo che sparano a tutto ciò che si muove; l’anno scorso per esempio, pochi giorni dopo l’apertura ufficiale della caccia, il WWF denunciò l’abbattimento illegale di una Poiana”. Il WWF, nell’apprezzare il gesto del cacciatore sancataldese che ha cercato di salvare il povero picchio, ha lanciato una forte denuncia: “in tutta la Provincia di Caltanissetta la caccia è ormai fuori controllo: i servizi di vigilanza istituzionali sono praticamente assenti; persino il servizio dei vigilantes privati istituito dalla ex Provincia regionale di Caltanissetta è cessato da mesi. Soprattutto in questo periodo, al WWF giungono numerose segnalazioni di illeciti venatori: “in queste settimane si registra una notevole presenza di uccelli (tordi, allodole, ecc.) che nel loro viaggio migratorio da nord a sud attraversano le nostre zone e vi sostano per rifocillarsi: i cacciatori chiamano questo fenomeno “passo autunnale” e si appostano nelle zone di campagna sin dalle prime ore dell’alba per abbatterne decine di capi”. Duro lo sfogo di Ennio Bonfanti, Presidente del WWF Caltanissetta e Coordinatore provinciale delle Guardie giurate della nota associazione ambientalista: “Le nostre Guardie, agenti volontari molto motivati e preparati, vorrebbero contrastare con forza il bracconaggio e gli illeciti in materia faunistica. Non riceviamo un solo euro di fondi pubblici perché ci autotassiamo per far fronte ad ogni spesa: dal carburante alle attrezzature. Eppure dalle Istituzioni riceviamo solo ostacoli burocratici che bloccano la nostra attività. Abbiamo difficoltà persino ad intervenire quando i cittadini ci segnalano un reato venatorio in atto: infatti, per regolamento provinciale, possiamo svolgere i servizi di vigilanza solo se programmati e preventivamente comunicati un mese prima della data scelta, specificando in dettaglio l’ora di inizio e di fine e persino la targa dell’auto che utilizzeremo. Nonostante queste difficoltà, le Guardie WWF cercheranno ugualmente di garantire un servizio volontario di pubblica utilità per la tutela del patrimonio faunistico dello stato e la prevenzione degli illeciti ambientali”.

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