CALTANISSETTA – la Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà due pluripregiudicati nisseni, entrambi di 41 anni, ritenuti responsabili di ricettazione in concorso. La – 4^ Sezione Reati contro il Patrimonio e Delitti contro la P.A., della Squadra Mobile nissena, guidata da Marzia Giustolisi, è riuscita con una proficua indagine lampo a fare luce su un furto commesso la notte dello scorso 5 maggio, in danno della Ottica Cigna sita nel centralissimo viale c. Testasecca.
In particolare, quella notte, i malviventi, dopo aver sfondato con una pesante mazza la vetrina della suddetta attività commerciale, incuranti del fatto di agire in una centralissima e trafficata arteria cittadina, avevano depredato tredici paia di costosi occhiali griffati e due orologi.
Le tempestive indagini attivate al riguardo, coadiuvate da una mirata attività info-investigativa, consentivano agli investigatori della Antirapina della Mobile nissena di rintracciare coloro che si stavano adoperando alacremente per ricettare la merce rubata, oggi segnalati all’A.G., ben noti alle Forze dell’Ordine per i loro innumerevoli precedenti penali.
Uno dei due odierni denunciati è stato sorpreso mentre sfoggiava un vistoso paio di fiammanti e costosi occhiali, che apparivano chiaramente in contrasto con le sue precarie condizioni economiche ed il suo trasandato abbigliamento. Lo stesso interpellato sulla provenienza di quell’accessorio, non riusciva a dare una spiegazione plausibile e, pertanto, veniva portato negli Uffici della Mobile per i relativi accertamenti. Stessa sorte toccava anche al suo complice, intento a sfoggiare un altro sfizioso paio di occhiali ed un accattivante orologio. La vittima del furto convocata alla Mobile per il riconoscimento degli occhiali e dell’orologio, confermava che si trattava di parte della merce che gli era stata rubata.
I sospetti della Polizia divenivano allora realtà, e scattavano le perquisizioni domiciliari, a seguito delle quali in casa di uno dei due denunciati venivano rinvenuti altri tre paia di occhiali, ancora più costosi, nascosti in un giubbotto appeso in un armadio.
Anche questi ultimi oggetti venivano riconosciuti dal proprietario dell’Ottica, che riferiva di aver subito un danno di circa 2.500 euro tra la merce rubata e la vetrina sfondata. La merce veniva sequestrata, ed adesso l’A.G. dopo gli accertamenti di rito ne valuterà la restituzione al legittimo proprietario.
Sono in corso ulteriori approfondimenti al fine di risalire agli autori materiali del furto, e se gli odierni indagati per ricettazione vi abbiano preso parte o siano stati loro stessi gli autori.

