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Gregorio Geraci: “Auguri alle donne ma riflettiamo sulle quote rosa”

Redazione

Gregorio Geraci: “Auguri alle donne ma riflettiamo sulle quote rosa”

Sab, 08/03/2014 - 10:12

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Quote-rosaCALTANISSETTA – Auguri a tutte le donne per la loro festa che, guarda caso, cade nel mezzo di un’accesa discussione sulla nuova legge elettorale e le cosiddette “quote rosa”. Ho già avuto modo di dire come la penso in materia e lo voglio ricordare.

In primo luogo, non essendo vietata la partecipazione delle donne alla vita politica, la riserva di posti (che, per inciso, mi ricorda quella pure abolita degli autobus urbani per mutilati ed invalidi) è discriminatoria per i maschietti che di fatto sono, in quota parte corrispondente, esclusi. In secondo luogo, non sapremo mai se una candidata è stata inserita nella lista perché lo ha meritato o solo perché donna: questo mi pare una inaccettabile mortificazione della sua personalità e delle sue capacità.

Infine non capisco perché preoccuparsi solo delle donne e non anche di altre categorie; per esempio degli omosessuali, per i quali si possono ipotizzare “quote verdi” in assonanza con il colore degli ortaggi, oppure dei cinesi, ormai numerosi nelle nostre città, per i quali dovremo proporre le “quote gialle”!

Con ciò non voglio affatto dire che non si devono candidare donne, anzi tutt’altro: ritengo indispensabile nelle decisioni, anche politiche, l’apporto della diversa sensibilità femminile e questa condizione, secondo me, non dovrebbe essere imposta per legge ma deve partire già dalla rimozione delle obiettive difficoltà di accesso a certe carriere che le donne scontano da sempre.

Allora, battiamoci piuttosto per la cancellazione delle differenze di reddito, a parità di mansioni, tra maschietti e femminucce, e li mi troverete schierato in prima fila col cartello in mano.

E, per favore, non ditemi che sono un “maschilista”. Mi piacciono le donne e diventerò femminista solo dopo aver cambiato sesso: per ora, sto bene così!

Gregorio Geraci

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