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Istat: 6 famiglie su 10 reddito netto sotto 2.500 euro/mese. In Sicilia, reddito medio annuo più basso

Redazione

Istat: 6 famiglie su 10 reddito netto sotto 2.500 euro/mese. In Sicilia, reddito medio annuo più basso

Mar, 11/02/2014 - 18:21

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imagesROMA La piu’ alta diseguaglianza nella distribuzione del reddito e’ in Campania mentre in Sicilia si registra il reddito medio annuo piu’ basso (oltre il 28% in meno del valore medio italiano); sempre in quest’ultima regione, in base al reddito mediano, il 50% delle famiglie si colloca al di sotto di 17.804 euro annui (circa 1.484 euro al mese). Nel 2012 il 24,9% delle famiglie residenti in Italia presenta almeno tre delle difficolta’ considerate nel calcolo dell’indice sintetico di deprivazione, una quota in aumento rispetto all’anno precedente. Si conferma il forte svantaggio del Mezzogiorno, dove l’indicatore raggiunge il 41%. Secondo l’Istat, nei primi mesi del 2013, quattro persone over14 su dieci si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte della propria situazione economica. Il livello di soddisfazione per la situazione economica presenta una forte variabilita’ regionale: passa dal 69,2% di Bolzano al 25,3% della Sicilia.

Le persone in poverta’ relativa nel 2012 erano 9 milioni 563 mila, corrispondenti al 15,8% della popolazione e il 12,7% delle famiglie risultava relativamente povero (in totale 3 milioni 232 mila). L’intensita’ del fenomeno e’ pari al 19,9% per la poverta’ relativa e al 17,3% per la poverta’ assoluta. Nel Mezzogiorno, le famiglie in poverta’ relativa sono il 26,2% di quelle residenti (contro il 7,1 del Centro e il 6,2 del Nord) e quelle in poverta’ assoluta ne rappresentano il 9,8% (contro rispettivamente il 5,1 e il 5,5). Le situazioni piu’ gravi si osservano tra le famiglie residenti in Sicilia (29,6%), Puglia (28,2%), Calabria (27,4%) e Campania (25,8%) dove sono povere oltre un quarto delle famiglie. All’opposto, nel resto del Paese si registrano incidenze di poverta’ relativa decisamente piu’ contenute: la provincia autonoma di Trento si conferma per l’incidenza piu’ bassa (4,4%, seppur in crescita rispetto al 2011), seguita da Emilia-Romagna (5,1%), Veneto e Lombardia (rispettivamente 5,8 e 6%). Nel Mezzogiorno, inoltre, alla piu’ ampia diffusione della poverta’ si associa anche una maggiore gravita’ del fenomeno: le famiglie povere sono di piu’ e hanno livelli di spesa mediamente molto piu’ bassi di quelli delle famiglie povere del Centro e del Nord. L’intensita’ della poverta’ relativa e’, infatti, pari al 21,4% (contro il 16,7 del Nord e il 18,3 del Centro), quella della poverta’ assoluta al 18% (contro rispettivamente il 16,7 e il 17).

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