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Giustizia, Iacolino (Fi-Ppe): “Mandato di arresto europeo indispensabile nel contrasto al crimine organizzato transnazionale”

Redazione

Giustizia, Iacolino (Fi-Ppe): “Mandato di arresto europeo indispensabile nel contrasto al crimine organizzato transnazionale”

Gio, 27/02/2014 - 13:11

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Iacolino-libe-2“L’adozione da parte del Parlamento europeo di un indirizzo comune sul mandato di arresto europeo segna un passo in avanti nella cooperazione giudiziaria in campo penale tra gli Stati dell’Ue, anche nell’ottica del contrasto al crimine organizzato transnazionale”. A sostenerlo è l’eurodeputato Salvatore Iacolino, vice capo delegazione di Forza Italia a Strasburgo, secondo cui adesso “vanno superate le lacune legislative che hanno determinato in questi anni un’applicazione inappropriata”. Finora solo un quinto dei mandati di arresto europeo sono stati eseguiti, “ciò dimostra – aggiunge Iacolino – che lo strumento va ridefinito ed applicato secondo il principio rigoroso della proporzionalità e della congruità delle decisioni giudiziarie”.

“Con l’approvazione in successione da parte del Parlamento, riunito in sessione plenaria, del congelamento e della confisca dei patrimoni mafiosi, dell’ordine d’indagine europeo e la conferma del mandato d’arresto europeo, Strasburgo intende rafforzare il patto tra l’Ue e gli Stati membri nella lotta alla criminalità organizzata”, sottolinea Iacolino.

“Ancora una volta la fiducia tra Stati membri – conclude l’eurodeputato di Forza Italia – assume un ruolo centrale nel riconoscimento reciproco delle misure giudiziarie. L’iter dei processi sarà più rapido, quanto più immediata sarà l’estradizione dei sospettati da uno Stato membro all’altro. L’efficacia del mandato di arresto, infatti, passa attraverso regole chiare per i diritti procedurali e i diritti dei sospettati, ispirate al principio della proporzionalità e garantite, nel contempo, da controlli efficaci per evitare abusi. Ecco perché il Parlamento auspica la definizione negli Stati membri di norme minime e standard per tutte le misure giudiziarie, al fine di garantire maggior equilibrio tra ricerca delle prove e tutela dei diritti fondamentali della persona”.

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