ROMA – Primo giorno da Pontefice per Bergoglio. Papa Francesco si è recato a Santa Maria Maggiore per pregare, è rimasto per mezzora. Il pontefice era accompagnato dal prefetto della Casa pontificia George Gaenswein e dal viceprefetto padre Leonardo Sapienza.
Il papa ha pregato nella Cappella Paolina davanti all’immagine della Madonna Salus Populi Romani poi ha cantato il Salve Regina, quindi si è spostato nella Cappella Sistina della stessa Basilica ed ha nuovamente pregato. Infine ha fatto una breve sosta davanti alla tomba di San Pio V. A riferire come il papa ha trascorso i 30 minuti all’interno di S. Maria Maggiore é stato padre Ludovico Melo, confessore della Basilica
Quando la notizia della presenza di papa Francesco nella Basilica di Santa Maria maggiore si è diffusa nel quartiere romano, una piccola folla, di circa 150 persone, si è radunata davanti all’entrata laterale. Fedeli e curiosi hanno atteso per oltre 30 minuti l’uscita di Papa Francesco, ma sono rimasti molto delusi perchéil Pontefice si é allontanato da un ingresso diverso da quello da cui era entrato.
Quando papa Francesco è uscito dalla Basilica di Santa Maria Maggiore ha salutato con la mano alcuni studenti della scuola Albertelli, che si trova di fronte alla Basilica, affacciati alle finestre. I giovani lo chiamavano e agitavano le mani per attirare la sua attenzione, a quel punto il pontefice ha risposto al saluto prima di infilarsi nell’auto e lasciare la basilica.
Il cardinale JORGE MARIO BERGOGLIO è stato eletto Papa, si chiamerà Francesco. Era già arrivato vicino al soglio pontificio nello scorso conclave, quando arrivò per così dire “secondo”, e poi fu invece eletto pontefice Joseph Ratzinger. E’ il primo Papa sudamericano della storia. E’ l’arcivescovo di Buenos Aires ed e’ nato il 17 dicembre del 1936 nella stessa città argentina di cui oggi è arcivescovo. E’ gesuita.
”Fratelli e sorelle buonasera, voi sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma e sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo alla fine del mondo, ma siamo qui”. Sono le prime parole pronunciate dal nuovo papa Francesco affacciatosi alla finestra della Santa Sede.
Domenica ci sara’ il primo Angelus di Papa Bergoglio. Francesco ha telefonato a Benedetto XVI. Sabato alle 11, nell’ Aula Paolo VI, papa Francesco incontrera’ tutti gli operatori delle comunicazioni sociali e i giornalisti. ”Il Papa ha detto che vuole andare a pregare dalla Madonna e domani probabilmente andra’ a Santa Maria Maggiore”. Lo ha riferito Padre Federico Lombardi.
”Paladino dei poveri e dei piu’ vulnerabili”. Cosi’ il presidente americano Barack Obama descrive Francesco. La scelta di un Papa delle Americhe, il ”primo”, mostra ”la forza e la vitalita’ di una regione” sempre piu’ importante per il mondo intero: ”condividiamo la gioia di questo giorno storico”
DECANO RE AD ELETTO, ACCETTI?COME VUOI ESSERE CHIAMATO? – Subito dopo l’esito del voto, il cardinale decano Giambattista Re si è rivolto al porporato scelto con la domanda sull’accettazione: “Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice? – Con quale nome vuoi essere chiamato?”. Subito dopo è avvenuta la bruciatura delle schede e la fumata bianca. Lo riporta la Radio vaticana sul suo sito. Il nuovo Papa, fa sapere, si reca nella cosiddetta “Stanza delle Lacrime” ad indossare una delle tre le vesti papali già pronte. Al suo ritorno ha luogo una breve cerimonia con una preghiera, la lettura di un passo del Vangelo che può essere il “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa”, oppure “Pasci le mie pecorelle”, e una preghiera. In questa preghiera entrano come attori il primo dell’Ordine dei Diaconi, il primo dell’Ordine del Presbiteri, il primo dell’Ordine dei Vescovi. Segue l’atto di ossequio dei cardinali, cioé tutti i Cardinali presenti passano a manifestare il loro ossequio e la loro obbedienza al nuovo Papa. Quindi tutti insieme, cantano il “Te Deum”.Il Conclave e’ stato comunque più lungo di quello che nel 2005 elesse Papa Joseph Ratzinger. Per giungere all’elezione di Benedetto XVI, infatti occorsero quattro scrutini, svoltisi in due giorni, uno il 18 e tre il 19 aprile 2005. Non essendoci stata la fumata bianca al quarto scrutinio, quindi, la scelta del successore sta richiedendo più votazioni di quelle occorse per Ratzinger. (ANSA)

