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Ato CL1, il liquidatore:”La situazione debitoria e il mancato ripianamento dei debiti paralizza la gestione corrente”

Michele Spena

Ato CL1, il liquidatore:”La situazione debitoria e il mancato ripianamento dei debiti paralizza la gestione corrente”

Mar, 26/03/2013 - 12:19

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Elisa Ingala

CALTANISSETTA – Il liquidatore dell’Ato Ambiente Cl1, Elisa Ingala, questa mattina, ha incontrato una delegazione dei netturbini che prestano servizio per conto della ditta Caltambiente. La situazione è oramai al collasso, a causa dei continui pignoramenti, frutto del mancato ripianamento della situazione debitoria del passato.
L’ultimo atto che, ha ulteriormente paralizzato la società d’ambito è la notifica e quindi il congelamento di 98 mila euro che mancano all’appello per pagare il saldo degli stipendi dei netturbini di Caltanissetta. Il Comune di Caltanissetta, venerdi, aveva versato nelle casse della società 150 mila euro che sarebbero dovute servire per pagare la mensilità di febbraio. Invece l’attività coattiva, notificata venerdì mattina, su iniziativa di un creditore di un debito pregresso risalente al 2008, ha congelato l’importo. Per questo motivo sono stati rimessi a Caltambiente solo 52 mila euro a fronte dei 150 destinati dal Comune ai lavoratori. Lo sciopero selvaggio, attuato a partire da ieri sera rischia di mettere in ginocchio la città.
Il Comune di Caltanissetta ha versato all’Ato Ambiente, da gennaio a oggi, importi in acconto che sono serviti a pagare il saldo e tredicesime di dicembre e la sola mensilità di gennaio. L’ammontare è stato riversato interamente alla Caltambiente, tranne le 98 mila euro.
Il servizio costa mensilmente 1 milione di euro e, quest’anno, dovrà essere sostenuto interamente dal Comune di Caltanissetta, alla luce dell’introduzione della Tares che a luglio sarà introitata nelle casse comunali.
La situazione finanziaria dell’Ato Cl1 si aggrava di giorno in giorno a causa dei 25 milioni di euro che il liquidatore, Elisa Ingala, ha ereditato dalla dissennata gestione degli anni 2005 e fino al 2010. Adesso, a causa del mancato ripianamento del debito che ha registrato un solo intervento da parte della Regione per 2.250 mila euro, si è verificata la paralisi totale della gestione finanziaria. I creditori con l’invio dei pignoramenti, aggrediscono la gestione corrente con l’impossibilità di pagare le spese e soprattutto gli stipendi.
Il mancato pagamento di due mensilità, infatti, non riguarda solo i dipendenti di Caltambiente, ma tutti i lavoratori dell’Ato, cioè quelli che prestano servizio e che raccolgono i rifiuti per conto degli altri 15 comuni, oltre ai diversi fornitori.

Michele Spena

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