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Caltanissetta, “decolla” il parco mondiale dello stile di vita Mediterraneo: via ai lavori per la creazione di una cucina nell’edificio di via Tumminelli

Redazione

Caltanissetta, “decolla” il parco mondiale dello stile di vita Mediterraneo: via ai lavori per la creazione di una cucina nell’edificio di via Tumminelli

Mar, 23/04/2024 - 10:48

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L’edificio storico che nel tempo ha ospitato il carcere borbonico, poi il liceo scientifico e, infine, è stato sede degli uffici dei Servizi Sociali comunali, adesso diventerà una scuola-cucina mediterranea.

l progetto di rivalutazione e riqualificazione rientra nel percorso strategico del “Primo Parco mondiale dello Stile di Vita Mediterraneo” portato avanti dall’Assessorato alla Crescita Territoriale del Comune di Caltanissetta. L’obiettivo è la valorizzazione delle eccellenze del nostro territorio, quali i prodotti agroalimentari di qualità e le ricette tradizionali, per promuovere una sostenibile crescita sociale, culturale ed economica della città.

“Questo è l’inizio di un percorso di rigenerazione urbana realizzato con i fondi del PNRR – ha spiegato il dirigente Giuseppe Tomasella -. L’intento che stiamo portando avanti è quello di creare un canale di sviluppo economico e di buone prassi da seguire”. La progettazione della cucina è stata finanziata nell’ambito del concorso “Italia City Branding 2020” di Investitalia, agenzia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha finanziato i progetti strategici di 30 città italiane a cui ha partecipato l’amministrazione nissena proprio con l’idea del Parco.

Alla consegna, oltre alla ditta, erano presenti l’assessore Francesco Nicoletti, il direttore dei lavori del Comune di Caltanissetta Lirio Riggi e la Impresalv srl di Favara che si è aggiudicata i lavori di riqualificazione.

“Quello di oggi è un ulteriore e importante passo perché concretizza il Parco dello Stile di vita Mediterraneo che, da progetto strategico, diventa sempre più una realtà virtuosa che aiuterà la nostra città a riacquisire un ruolo da protagonista nel panorama siciliano – ha sottolineato l’assessore -. Oggi diamo il via ai lavori della scuola-cucina mediterranea, un prototipo nato dalla collaborazione multidisciplinare virtuosa del Partenariato del Parco, che poi sarà esteso in rete in tutta la Sicilia”.

La progettazione della cucina, oltre a quella del Polo dell’agroalimentare mediterraneo che sorgerà a Xirbi, è stata finanziata con oltre 800 mila euro, mentre la sua realizzazione attraverso il PNRR. I lavori dureranno orientativamente due anni e prevedono un’importante ristrutturazione dell’immobile che punta anche al raggiungimento di una sostenibilità e completa efficienza energetica dello stabile con un’opera a impatto zero. Un ulteriore messaggio, quello dello sviluppo sostenibile, che il Comune di Caltanissetta desidera lanciare con questo modello. Sarà realizzato anche un montacarichi per facilitare lo spostamento di merci, un ascensore e una passerella per raddoppiare la funzionalità dell’area dividendo gli spazi riservati alle cucine da quelli destinati al consumo.

Un luogo capace di attivare una proficua sinergia, pubblico, privata e sociale, tra differenti realtà locali al fine di creare una solida rete che promuoverà tradizione e innovazione, formazione intergenerazionale e produzione, teoria e pratica purché nel pieno rispetto della visione del “cibo sano” realizzato esclusivamente con prodotti agroalimentari di qualità, stagionali, e soprattutto territoriali.

All’interno si realizzeranno numerose attività per gli studenti, per gli operatori e per i turisti, tutte collegate al percorso di conoscenza e diffusione della sana alimentazione e della sperimentazione dei piatti. Tra questi ci saranno percorsi didattici e laboratori per bambini, incontri con gli agricoltori di qualità, corsi di cucina didattica per turisti, formazione professionale degli operatori sui piatti mediterranei, turismo gastronomico esperienziale, giardino didattico verticale e tanto altro. “Immaginate un luogo nel quale realizzare percorsi di alimentazione sostenibile, di promozione del corretto stile di vita, che fornisca informazioni utili per comprendere la qualità del cibo, gli ingredienti sani, e promuovere il lavoro dei produttori locali di qualità. La cucina italiana è molto apprezzata nel mondo e, dunque, perché non immaginare corsi di cucina per turisti o visite d’istruzione scolastiche dove poter sperimentare il buon cibo mediterraneo? Un buon piatto di lenticchie può identificarsi non solo con la tradizionale zuppa ma può anche essere apprezzato se somministrato in sfiziosi finger food – ha concluso l’assessore -. A fare la differenza non sarà la ricetta ma il sano cibo utilizzato per crearla. Allora perché non infondere il concetto che per star bene bisogna saper scegliere bene?”

Il progetto non si ferma alla ristrutturazione dell’edificio ma guarda già al medio e lungo termine. Conclusi i lavori di ristrutturazione, la cucina potrà essere affidata, insieme agli altri beni finanziati con il Parco, ad una fondazione di partecipazione, pubblico, privata e sociale, che a sua volta traghetterà questa idea in opportunità concrete di lavoro, anche attraverso la nascita di nuove cooperative giovanili sociali.

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