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GDF, il bilancio dell’attività 2012 del Comando Provinciale di Caltanissetta

Redazione

GDF, il bilancio dell’attività 2012 del Comando Provinciale di Caltanissetta

Lun, 11/02/2013 - 09:59

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CALTANISSETTA – È un bilancio da oltre 166 milioni di euro il frutto dell’incessante attività condotta dal Comando Provinciale di Caltanissetta, nel decorso anno 2012, adempiendo ai propri compiti di Polizia Economico Finanziaria, a conferma dell’alta attenzione che rivolge alla realtà socio economica del territorio di competenza, conseguendo significativi risultati a tutela degli interessi erariali e dell’Unione Europea e nella lotta alla criminalità organizzata, fornendo, nello stesso tempo, un non meno importante apporto a salvaguardia dell’ordine e della sicurezza pubblica.

L’attività operativa del 2012 è stata caratterizzata da un rinnovato “approccio trasversale” alle varie missioni del Corpo, al fine di coniugare la lotta all’evasione con l’attività volta al controllo della spesa pubblica. In tale ottica, pertanto, particolare attenzione è stata posta nella scelta dei soggetti da controllare, privilegiando, ad esempio, quei professionisti che hanno rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, le aziende percettrici di finanziamenti nazionali e/o comunitari o quelle che hanno svolto lavori pubblici o sono affidatarie di servizi pubblici in concessione. La ratio di tale soluzione è quella di valorizzare le qualificate risorse umane, approfondendo ciascun intervento al fine di trarne il massimo risultato possibile.

L’attenzione riservata dalla Finanza al “sommerso d’azienda” ed al “lavoro nero” ha permesso di individuare 30 evasori totali, cioè operatori economici sconosciuti al fisco, 5 evasori paratotali, vale a dire contribuenti che non hanno dichiarato redditi per un ammontare superiore al 50% di quelli effettivamente dovuti, nonché 422 lavoratori in nero e/o irregolari.

Sul versante tributario sono state eseguite 774 attività ispettive, tra verifiche fiscali, controlli, accertamenti patrimoniali, ispezioni antiriciclaggio e segnalazioni per operazioni sospette, nonché 3.475 tra controlli sulla regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali, controlli su strada e controlli sugli indici di capacità contributiva.

La suddetta attività ispettiva ha permesso di recuperare a tassazione redditi per un ammontare complessivo di €. 98.407.728,00, ritenute su redditi di lavoratori dipendenti in nero non operate per €. 1.285.162,00, e constatare IVA evasa all’Erario per circa €. 30.545.000,00, di cui IVA non versata per € 3.252.221, 00 e IVA dovuta pari ad € 11.832.065,00.

È da sottolineare, in quest’ambito, l’importanza dell’utilizzo da parte dei Reparti del Corpo degli accertamenti bancari e finanziari nel condurre l’attività ispettiva, che permettono di ricostruire tutti i possibili flussi finanziari riconducibili al contribuente.

Va evidenziato, inoltre, che nei confronti di soggetti che hanno commesso reati fiscali, ponendo in essere condotte illegali con il precipuo ed esclusivo intendo di accrescere indebitamente e illecitamente il proprio patrimonio, sono state avanzate all’A.G. proposte di sequestro per equivalente pari ad oltre 30,5 milioni di euro.

Sono state rilevate, inoltre, 934 mancate emissioni ed altre violazioni relative agli scontrini ed alle ricevute fiscali, che hanno portato alla chiusura temporanea di 15 esercizi commerciali. Per reati di natura fiscale sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 92 persone di cui 5 in stato di arresto.

Un cenno a parte merita l’attività istituzionale indirizzata sul versante del corretto impiego di fondi agevolati, a carico del bilancio comunitario, nazionale e/o locale. Nel comparto sono state constatate indebite percezioni di contributi, per circa €. 4.248.940,00 con relativa segnalazione della responsabilità penale di 46 persone. Vale la pena ricordare, in questo settore, l’attività condotta, nel mese di luglio dello scorso anno, dal Nucleo PT di Caltanissetta nei confronti di 37 soggetti percettori della cosiddetta “pensione sociale” che, pur risultando residenti in Italia, di fatto dimoravano all’estero e, quindi, non avrebbero dovuto intascare l’assegno sociale di cui erano titolari. Il servizio ha permesso allo Stato di recuperare oltre 1,5 milioni di euro.

L’azione di contrasto alla pirateria audiovisiva ed informatica ed all’illecito utilizzo di apparecchi e congegni da divertimento, ha portato al sequestro di 5.893 compact disk e supporti magnetici, 4 computer e 5 programmi software illecitamente riprodotti.

L’impegno del Corpo, alla luce delle problematiche sempre più sentite dalla collettività, è stato profuso anche a tutela dell’ambiente, del patrimonio artistico, dei marchi e della sicurezza dei prodotti, della normativa sanitaria sui prodotti alimentari immessi in consumo; particolare cura è stata, inoltre, rivolta al controllo dei prezzi ed al sistema commerciale di approvvigionamento. Sono stati controllati diversi depositi di prodotti petroliferi e impianti stradali per la distribuzione di carburanti al fine di constatare, da un lato, il corretto pagamento delle imposte dovute e, dall’altro, verificare la genuinità dei prodotti petroliferi immessi in consumo e la regolare erogazione del prodotto.

I controlli effettuati hanno consentito, in particolare, il sequestro di:

–        kg. 70.300 di rifiuti industriali;

–        mq 20.000 di aree demaniali;

–        kg. 207 di prodotti minerali derivati;

–        n. 1 discarica e n. 1 autodemolizione;

–        n. 945 prodotti e capi d’abbigliamento con marchi contraffatti;

–        kg. 8.673 di oli minerali agevolati, e con l’accertamento di 3.009 Kg consumati in frode.

L’attenzione riservata al fenomeno dell’usura ha portato all’arresto di 1 soggetto ed alla denuncia a piede libero di altri 4.

Grande l’impegno profuso dalle Fiamme Gialle nissene nel contrasto alla criminalità organizzata ed alle organizzazioni mafiose, alla commercializzazione ed al consumo di sostanze stupefacenti e nell’attività di polizia giudiziaria in genere. Degni di nota appaiono i sequestri e le confische (cioè l’espropriazione definitiva di beni o di corpi del reato a favore dello Stato) operati nei confronti di soggetti appartenenti ad organizzazioni mafiose e criminali, consistenti in beni immobili e mobili, per un valore di €. 32.012.393, nonché le investigazioni di polizia giudiziaria e di sicurezza in genere, che complessivamente hanno condotto al deferimento all’Autorità giudiziaria di 167 soggetti, di cui 16 in stato di arresto.

Riguardo ai danni erariali, sono state verbalizzati 6 soggetti per responsabilità amministrativa è si è pervenuti alla quantificazione di un danno pari a 1.392.888 euro.

Quanto sopra testimonia, in estrema sintesi, il successo dell’operatività istituzionale espressa nell’ultimo anno, adeguatamente e meritatamente pubblicizzata da tutti gli Organi di informazione, che hanno sempre dato il massimo risalto alle varie operazioni del Corpo nel tempo succedutesi e che costituiscono vigoroso stimolo per il futuro.

Michele Spena

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