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Omicidio nel nisseno al culmine di una lite: 2 arrestati a Gela, uno è minorenne

Redazione

Omicidio nel nisseno al culmine di una lite: 2 arrestati a Gela, uno è minorenne

Ven, 07/12/2012 - 19:02

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Angelo Meloni, a destra la vittima Francesco Martines

GELA – E’ stato svelato dalla polizia il giallo della sparatoria di stamani avvenuta in via dell’Acropoli, a poche centinaia di metri dal tribunale di Gela. Si tratta di un omicidio maturato per un regolamento di conti. La vittima è Francesco Martines, 38 anni, uno dei titolari di un autolavaggio. E’ stato ucciso da due suoi complici, pregiudicati, rei confessi, Angelo Meroni, di 46 anni, e un ragazzo di 16 anni, tutti e due pregiudicati che hanno poi nascosto il cadavere.

La vittima era stata caricata dai due su una Fiat Punto, di colore blu, all’interno della quale, mentre viaggiavano, gli gridavano di chiarire circostanze e ruolo avuto in un furto di automezzi, del valore di 30 mila euro, del quale gli altri erano stati tenuti all’oscuro. Al culmine della discussione, Martines avrebbe tentato la fuga aprendo lo sportello in una curva a gomito. Uno dei due suoi ex amici ha estratto una pistola calibro 9 e ha sparato due colpi, ma solo uno lo ha raggiunto (l’altro è rimasto inesploso) ferendolo a morte.

I suoi assassini si sono fermati, lo hanno caricato in macchina e si sono dileguati portandoselo via. Qualcuno però ha visto tutto e l’ha comunicato al 113, fornendo anche il numero di targa. Per gli agenti è stato facile risalire al proprietario e al suo complice, entrambi fermati nel tardo pomeriggio. Meroni e il ragazzo dopo un interrogatorio hanno confessato di avere ucciso Martines e di averne abbandonato il cadavere in una stradina di campagna in contrada Piana del Signore, dove effettivamente è stato trovato il corpo e recuperato. Sarà sottoposto ad autopsia. Le indagini, condotte dal vice questore, Gaetano Cravana, sono coordinate dal procuratore della Repubblica del tribunale di Gela, Lucia Lotti.

(Repubblica.it)

Di seguito il comunicato della Squadra Mobile di Caltanissetta:

Risolto il giallo del’omicidio di Franco Martines, classe 1974, ucciso nella giornata di ieri a Gela. Agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta e del Commissariato Ps di Gela hanno tratto in arresto MERONI Angelo, classe 1966, inteso “u baggianu”, pluripregiudicato per rapina, furto, detenzione abusiva di armi, e il minore C.G., di anni sedici, resisi responsabili di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il MERONI dovrà rispondere anche di porto e detenzione abusiva di arma da fuoco e relativo munizionamento, spari in luogo pubblico e tentato omicidio nei confronti di MARTINES Salvatore, classe 1980, fratello della vittima e di ALFIERI Vincenzo, classe 1984, cugino della vittima;

La vittima aveva tentato di recuperare il materiale ed i mezzi rubati nel cantiere dove operava la ditta intestata alla moglie, presso il cimitero Farello di Gela. Per fare ciò aveva contattato il MERONI, ritenuto responsabile del furto ed aveva avuto una animata discussione con quest’ultimo nei pressi del bar “Raquette” di Gela. .

Dopo di chè era salito sull’autovettura del MERONI, una Fiat Punto blu, sedendosi sul sedile posteriore. Il mezzo, con alla guida il MERONI, iniziava la marcia in direzione di Vittoria. Vista la situazione ALFIERI Vincenzo e MARTINES Salvatore, che erano in compagnia della vittima,  salivano a bordo della loro auto e si ponevano dietro la Fiat Punto di colore blu del MERONI. La vettura, giunta all’altezza dell’oleificio vicino il Tribunale si fermava bruscamente.

ALFIERI e MARTINES Salvatore scendevano dalla loro auto e nello stesso frangente notavano che MERONI Angelo, sceso a sua volta dalla sua autovettura, con in pugno una pistola, esplodeva un colpo in direzione di MARTINES Francesco, seduto ancora nell’abitacolo del mezzo, precisamente sul sedile posteriore.

ALFIERI Vincenzo e MARTINES Salvatore cercavano di avvicinarsi al MERONI ma questi puntava la pistola anche nella loro direzione, sparando alcuni colpi. ALFIERI Vincenzo scappava a piedi, mentre MARTINES Salvatore si metteva velocemente alla guida dell’autovettura, fuggendo anch’egli, non prima di notare che il MERONI s’era messo a sua volta alla guida della sua autovettura seguendo la sua medesima direzione di marcia.

Scattato l’allarme, le ricerche dei fuggitivi iniziavano immediatamente e proseguivano senza soluzione di continuità, con l’impiego di diverse pattuglie del Commissariato Ps di Gela, della Squadra Mobile di Caltanissetta.

Intorno alle ore 15:15, una pattuglia della Squadra Mobile di Caltanissetta in  servizio di perlustrazione nella zona tra Gela e Niscemi, che stava procedendo nello specifico sulla SP 10 in direzione di Niscemi, incrociava la Fiat Punto targata BJ518NM intestata al MERONI che procedeva in senso opposto. Invertita subitaneamente la marcia, l’equipaggio si poneva all’inseguimento dell’autovettura segnalata che nel frattempo aveva imboccato la SP 81 in direzione di Mazzarino. La Fiat Punto blu veniva bloccata all’altezza di alcuni “silos” presenti nelle adiacenze della strada citata; all’interno dell’autovettura viaggiavano MERONI Angelo e CANOTTO Giovanni.

L’autovettura si presentava all’interno con i sedili e la moquette totalmente inzuppati di acqua, segno evidente che era stata da poco lavata, nel tentativo di far scomparire le tracce di sangue presenti. Si individuava un foro di entrata, verosimilmente causato da colpo di arma da fuoco sulla parte posteriore della spalliera lato giuda.

Alle successive ore 18:50 circa, in c/da Piana del Signore – Bulala, più precisamente su una strada limitrofa che si trova alcune centinaia di metri dopo lo stabilimento ENICHEM, adagiato in un zona di terreno leggermente scoscesa rispetto al ciglio della strada, personale operante trovava il corpo senza vita di MARTINES Francesco, con evidenti ferite alla testa da colpi di arma da fuoco.

Indagini ancora in corso, coordinate dal Pm della Procura di Gela dr.ssa Serafina CANNATA’ e dal Pm della Procura dei Minori di Caltanissetta dr.ssa Simona FILONI.