CALTANISSETTA – Telenovela Nissa, ennesima puntata. Alle 14.30 di sabato 15 dicembre sul sito ufficiale della Nissa è apparso il seguente comunicato: “I sottoscritti Luigi Abbate, Maurizio Lamendola, Gino Palermo e Alessandro Silverio informano che su espressa richiesta del presidente Prospero Santo e per senso di responsabilità, confermano la loro disponibilità a collaborare con il presidente, come sinora fatto in forma totalmente gratuita, sino alla partita casalinga con il Messina.

Successivamente alla ripresa delle attività dopo la sosta natalizia,la collaborazione verrà a cessare e pertanto si dovranno individuare altre soluzioni dal momento che la volontà manifestata da tutto il gruppo societario è quella di cedere definitivamente e senza ulteriore indugio le quote.

Pertanto, se il presidente non dovesse garantire una continuità, dovrà sin da subito predisporre le necessarie soluzioni per consentire la cessione delle quote ed informare tutte le istituzioni delle intenzioni della società”.

I quattro suddetti dirigenti (al gruppo originario formato da sette persone, apparteneva anche Giuseppe Stella, Carmelo Milazzo e l’ex presidente Gabriele Roccia), dunque offrono la propria opera gratuita per altri otto giorni e poi al termine  della sosta natalizia si defilano, dopo aver ridotto la squadra al penultimo posto, fatto scappare tutti i giocatori (a partire del mitico capitano Salvatore Avola), distrutto il settore giovanile ed azzerato la credibilità della Nissa; naturalmente di tutto questo, l’unico responsabile diventa il nuovo presidente Santo Prospero.  Il quadro viene completato dalla scelta del tecnico Dario Golesano che domenica 16 dicembre non sarà in panchina per il derby Licata-Nissa in programma alle 14:30 al Dino Liotta. L’allenatore, stanco delle mancate promesse mai mantenute dall’attuale dirigenza, non più disponibile a farsi circuire dalla società nissena, è rimasto nella sua abitazione in attesa che qualcuno della società torni a farsi sentire o vedere, per fornire dettagli, notizie o chiarimenti. La Nissa si presenterà con la Juniores e con Fabrizio Fama in panchina. Nel frattempo Santo Prospero si è materializzato in città, promettendo che a Gennaio si costruirà una squadra per tentare di ottenere la salvezza. Nessun riferimento alle nuove penalizzazioni che potrebbero arrivare ed alle altre cause che stanno per essere intentante da ex atleti che non sono stati pagati. Celebrare l’anno del cinquantenario della Nissa con una retrocessione o addirittura con la radiazione dal campionato, non crediamo sia il modo migliore di onorare la gloriosa maglia biancoscudata.