MUSSOMELI- Vi ricordate quanto accaduto all’inizio dell’anno, quando la rivolta dei forconi bloccò la distribuzione dei carburanti e gli automobilisti stettero ore ed ore in fila sperando di non restare a secco? Ecco, anche se in proporzione minore, quella “caccia al benzinaio” martedì si è quasi ripetuta. Tutto per via delle notizie trasmesse da telegiornali e rilanciate da stampa e internet, sulla serrata degli esercenti della distribuzione e che ìeri e  oggi stanno provocando la chiusura le stazioni di servizio. I gestori lamentano da tempo la “drammatica crisi strutturale che attraversa la distribuzione carburanti e colpisce duramente le migliaia di piccole imprese di gestione”: crisi a cui la politica e le istituzioni non avrebbero risposto in modo adeguato. Notizie che hanno provocato il panico tra i mussomelesi, memori di quanto accaduto all’inizio del febbraio scorso. Martedì, le tre pompe, posizionate tra via Palermo e viale Sorce, sono state letteralmente prese d’assalto. Una paura però eccessiva se non infondata, visto che i tre esercenti locali non hanno aderito allo sciopero. E nemmeno un cartello, affisso in una delle stazioni di servizio per informare del mancato appoggio alla serrata, è servito da deterrente. Risultato: traffico paralizzato a causa delle lunghissime code generatesi. Una situazione che ha costretto i vigili urbani ad intervenire. Tutti gli agenti in servizio martedì mattina sono stati impegnati a regolare il transito, che in via Palermo è diventato più caotico in concomitanza con il mercato settimanale di viale Sorce. Le file sono continuate per tutta la mattinata, scemando nel pomeriggio. “Abbiamo impegnato tutti i nostri uomini- hanno spiegato dal comando della polizia municipale- nonostante a Mussomeli non si prospetta una chiusura delle stazioni. Comunque abbiamo garantito regolarità alla circolazione stradale”.