CALTANISSETTA – La Cisl Scuola, ancora una volta, denuncia la mancata corresponsione degli stipendi ai lavoratori di tutte le filiere del sistema della Formazione Professionale in Sicilia.
Siamo arrivati a dicembre ed ancora, a distanza di un anno, gli operatori non percepiscono quanto e’ a loro dovuto.
A giorni finisce il 2012 e non si vedono i soldi. Bisogna, pertanto, IMMEDIATAMENTE erogare tutte le somme della prima anticipazione dell’Avviso 20/2011, ed agli Enti che hanno gia’ presentato la documentazione, anche il secondo acconto, per consentire ai lavoratori di recuperare tutte le spettanze da giugno fino a dicembre e non bisogna, inoltre, dimenticare di erogare le somme per i lavoratori dell’obbligo formativo.
Per gli sportelli multifunzionali bisogna sbloccare immediatamente non solo le somme relative al primo 50% della terza annualità ma anche i saldi degli anni precedenti.
A tutto ciò bisogna aggiungere che le procedure per la CIG in Deroga non sono ancora riavviate e che anche se riuscissimo a riavviare i tavoli istituzionali prima di Natale, l’INPS non riuscirebbe a pagare entro l’anno, le indennita’ ai lavoratori, già ridotti al lastrico.
Sembra che nessuno si accorga che 10 mila lavoratori sono stati ridotti alla fame e che non è più perpetuabile tale situazione.
La Cisl Scuola porrà in essere tutte le iniziative a sostegno dei lavoratori per il recupero delle spettanze maturate.
Il nuovo Governo, l’Amministrazione e i datori di lavoro pongano in essere le azioni necessarie per garantire un Natale dignitoso ai lavoratori della Formazione Professionale ed alle loro famiglie.
La scrivente Organizzazione Sindacale non dimentica di parlare di futuro e dei programmi da porre in essere per il domani della formazione e degli sportelli, ma tutto ciò potrà avvenire solo dopo che verranno avviate a soluzione le due gravissime emergenze sociali: stipendi arretrati ed esuberi di personale.
A tale fine chiediamo un incontro URGENTE e non procrastinabile per affrontare quello che da emergenza sta diventando un dramma per decine di migliaia di siciliani.
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