Salute

All’età di 103 anni, si è spenta l’infermiera di Mussomeli

Redazione

All’età di 103 anni, si è spenta l’infermiera di Mussomeli

Dom, 09/12/2012 - 18:23

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MUSSOMELI – Come già avevamo scritto qualche mese fa in occasione del suo centotreesimo compleanno, il nome di Vincenza Ricotta, per tutti “nonna Vicia”, è indissolubilmente legato a quella del vecchio ospedale Longo e del ricovero “Padre Calà”. Una donna che ha affrontato numerose battaglie. Una lottatrice che si è però dovuta arrendere al peso degli anni. A 103 anni la ‘za Vicia Ricotta è morta nel Lazio, a Monterotondo, la città dove si è trasferita diversi anni fa. Nata il 9 maggio del 1909, ha prestato il suo servizio di infermiera per più di 15 anni nel vecchio ospedale Longo. Sposata con Pietro Giovino, coltivatore diretto, nel 1932 diede alla luce la sua unica figlia, Filippa. Nel 1966 quest’ultima, assieme al marito Calogero emigrò per lavoro a Monterotondo. E nonna Vincenza e nonno Pietro seguirono la figlia. Ma la vita della donna si annoda a quella del vecchio nosocomio e ancora di più all’istituto Calà. Il rapporto tra Vincenza Ricotta e il mondo dei sofferenti, dei bisognosi, della carità, era così viscerale e profondo che quando si decise di realizzare il ricovero di via Madonna di Fatima, l’arciprete del tempo mandò lei a convincere i proprietari a cedere il terreno dove costruire. E grazie ai suoi buoni uffici l’istituto “Calà” fu eretto. Per riconoscenza le fu affidato l’onore della posa della prima pietra.

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