CALTANISSETTA – Dal fisico all’universitaria. Dal cantautore al pm antimafia. E, poi, dirigenti dei ministeri, uomini della burocrazia regionale ed ex sindacalisti. Eccola la giunta di Rosario Crocetta. Il presidente della Regione siciliana, spalleggiato dal leader dell’Udc Gianpiero D’Alia, ha ottenuto quello che voleva: una giunta sicuramente suggestiva per certi versi, di alto livello per altri, sicuramente non di immediata espressione dei partiti. E, poi, con un’alta gradazione rosa, oltre che di ‘competenti’ (guai a dire tecnici): ben sette dei dodici assessori sono donne. Crocetta chiedeva un esecutivo di “capaci e onesti”. Il Pd, che sulla spinta di pressioni interne, puntava inizialmente a inserire alcuni dei suoi uomini piu’ riconoscibili, ha accettato e, infine, incoraggiato il nuovo corso.
Con qualche ‘malpancista’ interno pronto a manifestare i suoi dubbi sulla tenuta: “Vedremo quanto durera'”, ha twittato nel pomeriggio un democratico influente come Antonello Cracolici, soprattutto dopo aver visto sfumare anche le sue ambizioni di collocarsi sulla poltorna piu’ alta dell’Assemblea regionale: ieri l’incontro Pd-Udc di Roma ha sancito che presidente dell’Ars sara’ infatti un centrista. Cosi’ ecco il musicista Franco Battiato al Turismo, lo scienziato Antonino Zichichi ai Beni culturali, il pm della Dda di Caltanissetta Nicolo’ Marino all’Energia e ai servizi di pubblica utilita’, Dario Cartabellotta, dirigente generale assessorato risorse agricole, alle Risorse agricole e alimentari, Antonino Bartolotta, dipendente ministero dell’Interno, alle Infrastrutture.
Il 4 dicembre la prima seduta dell’Ars. Si presentera’ con la sua giunta nuova di zecca, apparentemente slegata alle logiche di partito, con l’obiettivo di conquistare il consenso di ben piu’ dei 39 deputati su 90 che gli assicura la sua coalizione. Del resto l’ex sindaco di Gela continua a dirsi certo di potere conquistare “una maggioranza bulgara”.


