SAN CATALDO –
Dissapori tra il gruppo della Giovane Italia di San Cataldo e quello di Caltanissetta. I motivi li spiega il coordinatore cittadino Giovane Italia, di San Cataldo, Claudio Di Forti in un comunicato:
“Scrivo al coordinamento cittadino della Giovane Italia di Caltanissetta poiché sono rimasto basito dalle affermazioni e soprattutto dalle domande poste sulla stampa. Non entro nel merito dei risultati elettorali regionali e provinciali poiché mi reputo un neofita della politica di certo non esperiente come i miei “colleghi” di Caltanissetta; e non critico linee di partito poiché non ho mai frequentato altri partiti e, quindi, non conosco altre linee… Non parlo dei risultati raggiunti in politica anche perché ho ancora l’amaro in bocca; io mi sono limitato solo a fare, nel mio piccolo, campagna elettorale. Ricorderete anche voi cosa si prova ad affiggere manifesti la notte e andare a chiedere voti il giorno…spero, quindi, ma non ne sono certo, che tutti i membri del partito (giovani e meno giovani, Istituzioni e non) abbiano la stessa delusione di chi lotta tanto per un risultato e poi non lo riesce raggiungere. Non intendo accusare nessuno di mancato impegno o di scelte non proprio partitiche; ognuno sa cosa ha fatto e cosa non ha fatto e, ognuno ha il proprio stato d’animo in questo momento sia esso reale o apparente. C’è chi, addirittura, afferma di essere addolorato per il risultato ma proprio non riesce a contenere il sorriso sulla bocca. Si badi bene non un sorriso “isterico” o di circostanza ma un sorriso di meritata soddisfazione.Non capisco come si affermi che i vertici del partito non ascoltano la base quando poi, invece, si afferma che il gruppo giovanile provinciale sia invidiato da tutti. Non capisco neanche come mai i ragazzi della G.I. di Caltanissetta esperienti come sono non sono informati che già al momento dell’autosospensione di Raimondo Torregrossa dal coordinamento provinciale poiché candidato, il segretario nazionale per procura a quello regionale ha nominato il commissario. Non credo che non sappiano chi sia questo commissario e che dalle elezioni in poi ha convocato il direttivo ben due volte. Non credo non sappiano neanche che una di queste volte siano stati invitati anche le figure istituzionali di Caltanissetta e non solo. Capisco che forse i vostri referenti in consiglio comunale erano assenti e quindi non vi hanno potuto raccontare quello che è successo…ma vi assicuro che è stato affrontato l’argomento primarie. Vi dirò di più il partito a cui voi dite di aderire ha nominato un comitato organizzativo provinciale che garantirà lo giusto svolgimento delle elezioni primarie. Vi dico anche che (sempre nella riunione dove c’erano molti assenti…) è stato affrontato l’argomento firme per la sottoscrizione della candidatura alle primarie. Io personalmente ho raccolto le firme per il nostro segretario e in provincia se ne sono raccolte circa 300; voi cosa avete fatto? Probabilmente questo partito avrà sbagliato qualcosa, mi auguro solo che noi giovani non riproponiamo gli stessi errori dei vecchi che oltre a “non ascoltare…” hanno il brutto vizio di non lavare i panni sporchi in casa; non per nascondere dialoghi all’esterno ma più che altro per evitare di dimostrarsi assolutamente non informati sui fatti del partito a cui si dice di appartenere”.

