CALTANISSETTA – Mancano oramai pochi giorni alla data delle preannunciate dimissioni del Presidente della Regione Raffaele Lombardo e pochi giorni anche dalla discussione della mozione di sfiducia. Sono passati solo 2 giorni dal pronunciamento della Corte dei Conti che ha pesantemente criticato l’efficacia delle riforme fin qui proposte dal Governo Regionale al punto da definirle metaforicamente costruite sulla sabbia. E mentre nel quadro della crisi generale la Regione Siciliana non riesce a trovare alcuno strumento utile a mitigarne gli effetti e a produrre azioni volte ad innescare percorsi di sviluppo, il Presidente Lombardo continua nella sfrenata corsa all’occupazione di posti di potere con nomine che hanno il sapore di essere finalizzate esclusivamente al consolidamento di un sistema politicoclientelare che non ha precedenti.
Con stupore apprendiamo infatti della nomina del Dott. Michele Ricotta a Direttore Generale del CEFPAS. Nessun riferimento personale al Dott. Ricotta, cui riconosciamo competenza nell’esercizio della professione medica di chirurgo ma ci chiediamo: quali procedure selettive sono state attuate? Quali specifiche competenze nel campo della formazione sanitaria e del menagement sanitario vengono riconosciute al Dott. Ricotta, stante che la stampa riporta che solo giorno 20 Giugno ha conseguito l’attestazione di Formazione manageriale per direttori generali di aziende sanitarie? L’essere stato deputato all’Assemblea Regionale Siciliana e attuale dirigente politico, ovviamente di un partito che politicamente sostiene Lombardo sono elementi decisivi nella scelta? La riconosciuta competenza e credibilità internazionale della dott.ssa Frazzica possono essere compensate con anni di onorabile carriera di chirurgo? Queste sono solo alcune domande che vorremmo porre al Presidente Lombardo e all’Assessore Russo ma che siamo sicuri non riceveranno risposte, come mai nessuna risposta è arrivata ad altrettante domande poste sui criteri per la scelta di tutti i direttori sanitari ed amministrativi delle ASP siciliane. L’elezione di Lombardo nasceva con il propagandato auspicio di un generale cambiamento rispetto a vecchie logiche del passato. Oggi si può tirare la somma di un fallimento politico amministrativo, di un gravissimo danno di immagine arrecato alla Sicilia, e di una costante e prevaricatrice azione politico-clientelare esercitata in tutti i comparti della Regione Siciliana.
Presidente, almeno alla fine della sua esperienza di governo ci dia un segnale di vero cambiamento, imponga la decadenza di tutte le sue nomine al cessare del suo mandato, nell’interesse della Sicilia e soprattutto dei siciliani onesti, ci lascerà almeno una eredità positiva, l’idea che anche per lei il superiore interesse dei cittadini supera ogni vincolo di appartenenza e di subalternità.
Salvatore Messana