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Corte di Appello di Caltanissetta, l’impegno di Grande Sud a sostegno dell’istituzione giudiziaria nissena

Redazione

Corte di Appello di Caltanissetta, l’impegno di Grande Sud a sostegno dell’istituzione giudiziaria nissena

Dom, 01/07/2012 - 13:58

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Giuseppe Anzalone, coordinatore provinciale FdS Caltanissetta

CALTANISSETTA – GRANDE SUD di Caltanissetta, dopo l’intervento del Sen. Roberto Centaro sui tagli agli Uffici Giudiziari decisi da questo Governo, esprime tutta la propria preoccupazione e contemporaneamente dichiara tutto il suo impegno nell’azione di tutela dei presidi giudiziari del territorio. I rappresentanti di GRANDE SUD hanno già fermato nelle Commissioni i pareri sulla revisione degli uffici dei Giudici di pace e hanno presentato diverse mozioni per un esercizio ragionato della delega conferita al Governo in questo settore. In questi giorni è stato raccolto anche l’appello degli operatori giudiziari del Distretto nisseno per la difesa della Corte di Appello di Caltanissetta. GRANDE SUD di Caltanissetta ha rappresentato al proprio Gruppo Parlamentare l’assoluta necessità che la Corte d’Appello di Caltanissetta resti a presidio del territorio e che necessiti anzi di maggiori attenzioni economiche e logistiche che ne migliorino i già elevatissimi standard. Il Gruppo Dirigente di Caltanissetta ha consegnato al Sen. CENTARO, esponente di GRANDE SUD e componente della Commissione Giustizia del Senato, una serie di considerazioni sul perché conservare e rafforzare la Corte di Appello di Caltanissetta, che questi intende utilizzare per spenderli personalmente e per fare spendere tutti i parlamentari di GRANDE SUD a questo scopo.
Intanto la Corte di Appello di Caltanissetta sta gestendo con misura, competenza, coraggio e autorevolezza una delle pagine giudiziarie più gravi del nostro Paese e segnatamente la revisione del processo per la strage di Via D’Amelio in cui persero la vita il Giudice Paolo Borsellino e i suoi uomini di scorta: appare contraddittorio che il Governo, durante le uscite pubbliche di commemorazione del ventennale del sacrificio di Borsellino e della sua scorta, chieda la verità come unica ragion di Stato e poi elimini con un tratto di penna l’ufficio giudiziario che sta cercando questa verità, fatto che allungherebbe i tempi, farebbe cambiare i magistrati che se ne occupano e forse renderebbe definitivamente impossibile l’accertamento che tutti i cittadini onesti chiedono a gran voce.
Giuseppe Anzalone
Coordinatore Provinciale Grande Sud