CALTANISSETTA – Pestaggi, minacce di morte, umiliazioni e vessazioni di ogni genere nei confronti della moglie per renderle la vita impossibile, fino a segregarla in casa chiudendo le porte con dei grossi lucchetti, staccando il telefono ed i fili del citofono per impedirle di chiedere aiuto: questo era quello che un pregiudicato nisseno faceva tra le mura domestiche da almeno un mese e sino a quando, la settimana scorsa, la malcapitata era riuscita a forzare la porta del balcone chiedendo aiuto ai passanti che facevano intervenire i Carabinieri.
Per liberarla i militari erano dovuti ricorrere ai vigili del fuoco, che solo con l’autoscala riuscivano a portarla giù: condotta in ospedale, alla donna venivano riscontrati numerosi segni di percosse, tanto da necessitare il ricovero. Non appena si e’ ripresa, i Carabinieri hanno raccolto una dettagliata quanto raccapricciante denuncia da parte della donna, che ha riferito di aver subito da parte del marito una ripetuta e continua serie di vessazioni, minacce, percosse e di settimane intere costretta dentro casa con la porta di ingresso chiusa con un grosso lucchetto, del telefono staccato e del citofono messo fuori uso per impedirle di chiedere aiuto. I fatti denunciati, ampiamente riscontrati dalle investigazioni svolte dai carabinieri della compagnia del capoluogo, venivano compendiati in un’articolata quanto urgente informativa che veniva inviata alla locale Procura della Repubblica, che in poco tempo richiedeva ed otteneva dal tribunale un provvedimento restrittivo nei confronti dell’aguzzino, eseguito ieri pomeriggio dagli stessi militari che avevano accertato i fatti, rintracciandolo in pieno centro, intento a girovagare.
Luigi Chiolo di anni 34, disoccupato e pregiudicato di Caltanissetta, veniva pertanto condotto nella caserma della compagnia dei carabinieri di viale regina margherita e da qui, al termine delle formalita’ di rito, tradotto presso la locale casa circondariale, in attesa dell’interrogatorio di garanzia che avverra’ nei prossimi giorni.

