CALTANISSETTA – “La stagione stragista e’ proseguita cosi’ come previsto, ma le stragi del 93 non ci appartengono perche’ hanno la mano terroristica”. E’ quanto ha detto Gaspare Spatuzza, il collaboratore di giustizia che ha permesso di riaprire le indagini sulla strage di via D’Amelio, nell’ambito dell’incidente probatorio proseguito oggi nell’aula bunker del carcere di Rebibbia, davanti al Gip di Caltanissetta Alessandra Giunta. Spatuzza ha aggiunto che nel febbraio del ’92, da Roma arrivo’ Vincenzo Sinacori, attuale collaboratore di giustizia, il quale dopo essersi incontrato nella Capitale con Giuseppe Graviano e Matteo Messina Denaro, disse a Riina che dovevano partire le stragi.