Salute

Scarpinato:”Piu’ passano gli anni e piu’ provo disagio a partecipare alle commemorazioni”

Redazione

Scarpinato:”Piu’ passano gli anni e piu’ provo disagio a partecipare alle commemorazioni”

Mar, 22/05/2012 - 01:41

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CALTANISSETTA – Colpisce duro Roberto Scarpinato, procuratore generale di Caltanissetta nel ricordare Falcone e Borsellino, a distanza di 20 anni dalle stragi di Capaci e via d’Amelio. Colpisce forte. Tra due giorni, il 23 maggio, sara’ la volta delle cerimonie di Stato. “Piu’ passano gli anni e piu’ provo disagio a partecipare alle commemorazioni. La realta’ che abbiamo vissuto e sofferto con Giovanni e Paolo racconta che, diversamente da quanto si ripete nelle cerimonie ufficiali, il male di mafia non e’ affatto solo fuori di noi, e’ anche ‘tra noi'”. Parole amare ed esplicite quelle usate dal magistrato, che cosi’ prosegue: “Gli assassini e i loro complici non hanno solo i volti truci e crudeli di coloro che sulla scena dei delitti si sono sporcati le mani di sangue, ma anche i volti di tanti, di troppi sepolcri imbiancati”. Parole come pietre, messe nero su bianco nella prefazione al volume “Le ultime parole di Falcone e Borsellino”, titolo che suona esso stesso come un monito, appena edito da Chiarelettere e curato da Antonella Mascali (pagg. 118, euro 12,90). Nel libro, infatti, sono raccolti gli interventi, le interviste, le ipotesi di Giovanni Falcone (1939-1992) e Paolo Borsellino (1940-1992). Un omaggio doveroso e un necessario ritorno alle ‘fonti’, a quanto davvero hanno detto e scritto i due magistrati, ora che stanno lentamente venendo alla luce alcune delle verita’ per le quali hanno sacrificato la vita.