SAN CATALDO – Nel subire quest’ultimo provvedimento del Sindaco a scapito della mia persona e del mio ruolo, provvedimento frutto sicuramente di quanto anticipato dall’On. Torregrossa nella qualità di coordinatore Prov. del PDL a mezzo stampa dell’ 1 Aprile 2012, dove dichiarava che avrebbe mandato missiva al sindaco per i provvedimenti del caso sulla nota vicenda che mi riguarda, cosa che sicuramente ha fatto visto l’epilogo, prendo amaramente atto, per quello che mi lega al mio Sindaco, che con questo provvedimento risulta inequivocabilmente che Egli rimane ostaggio del sistema politico e partitico rappresentato dalla deputazione locale. Per quanto riguarda la triste uscita dei colleghi rimango allibito ed offeso sotto il profilo umano in quanto legato a loro da sinceri e costruttivi rapporti personali. In verità con tutti eccetto uno! Ai miei oramai ex colleghi dico che loro sanno in cuor proprio che non sono per niente come mi definiscono e che non sono soggetto, per la mia storia personale, propenso ai ripensamenti. In effetti non possono condividere la mia posizione e la mia resistenza per il semplice fatto che io, Assessore Sorce, sono libero e impegnato di difendere i miei concittadini in quanto democraticamente eletto e fortemente suffragato. Loro invece e credo a malincuore sono costretti a difendere le imposizioni dei loro Dante Causa; infatti è noto a tutta la città che alcuni di loro sono assessori candidati e non eletti, quindi non premiati dalle urne. Essi sono amministratori per grazia ricevuta a scapito dei tanti democraticamente eletti che hanno contribuito con i fatti all’elezione del sindaco Di Forti, e che non hanno avuto stessi trattamenti e benefici di ruolo. Fa eccezione l’amico di sempre Bartolo Mangione, un eletto, che oggi si firma contro di me come Vice Sindaco, carica che io gli ho lasciato libera in quanto divenuta per lui ragione di vita, tanto da mettere in discussione i rapporti futuri tra PDL e FLI. Invito tutti ad abbassare i toni e le gratuite cattiverie nei miei confronti specie in questo periodo di campagna elettorale dando tutti responsabilmente l’esempio ai nostri concittadini visto che ci proponiamo come opinion leader. Se colpa ho è quella di non rinunciare alla mia dignità di uomo e di politico, condizione per me non negoziabile. La mia scelta personale non è assolutamente contro qualcosa o qualcuno, ma è un sentito atto di slancio umano e sociale a favore della mia città. Se poi la vogliamo mettere sul politico e sulle sigle partitiche il mio è un netto NO a scelte che a questo punto non condivido e che non intendo subire. Da assessore uscente del PDL oramai defenestrato, non accetto che un’amministrazione uscente a prevalenza PDL e rappresentata da due deputati locali del PDL possa regalare ingloriosamente la candidatura a sindaco e quindi la città al FLI, componente politica ostile a livello nazionale alle posizioni del PDL e alle direttive del nostro stimato e riconosciuto segretario nazione On. Angelino Alfano. Continuerò a lavorare come sempre nell’interesse della vita amministrativa della città, per l’esclusivo bene dei miei concittadini, forte del fatto che il mio allontanamento dalla giunta non può essere, visto come mi sono speso in questa legislatura, frutto di bocciatura amministrativa, ma è palese che non può che essere figlia del conflitto politico in atto.
DISTINTI SALUTI
Rosario Sorce

