SAN CATALDO – Una sala straripante ha accolto i numerosi partecipanti all’inaugurazione del “nuovo” Maddalena Raimondi. Non è stata solo una kermesse istituzionale ma anche l’occasione per discutere e chiarire gli screzi e le frizioni che da tempo sussistono tra il sindaco di S.Cataldo Giuseppe Di Forti e il manager dell’A.S.P. di Caltanissetta dott. Paolo Cantaro. Ad onore del vero si è avuta la netta sensazione che questa necessità l’abbia avvisato solo e soltanto il primo cittadino sancataldese. Già perché il dott. Cantaro, nella sua introduzione, ha parlato di quella che è stata l’attuazione della riforma sanitaria e soprattutto della necessità di rimodulare il Maddalena Raimondi secondo quelle che sono le linee guide dell’Assessorato alla Salute, facendo dello stesso nosocomio il primo modello regionale della nuova concezione dei presidi destinati ai non acuti. Ha evidenziato soprattutto l’appena inaugurata odontoiatria riabilitativa che lo scorso sabato, con i suoi primi 9 interventi, ha richiamato l’attenzione e soprattutto le cure, di molti utenti non solo nisseni, ma anche agrigentini ed ennesi. Diverso, in termini di contenuto e di approccio, l’intervento di Di Forti basato quasi esclusivamente sulla cronistoria di quella che è stata la diatriba che lo ha visto protagonista, assieme all’onorevole Pagano nei confronti del manager dell’A.S.P. per poi concludere con un ringraziamento allo stesso per il fatto che l’inaugurazione fosse avvenuta durante la sua legislatura giunta oramai agli sgoccioli poiché in corso di elezioni comunali. Sulla stessa linea d’onda del dott. Cantaro è stata l’intervento della dott.ssa Santino, coordinatrice provinciale del territorio. Nel corso dell’incontro si sono susseguiti altri interventi di esponenti del mondo del volontariato ed istituzionali nisseni. Alla fine, giro per tutto il presidio per la visita di rito e rinfresco di commiato.