CALTANISSETTA – Ieri 5 marzo, a Caltanissetta, personale della Sezione Volanti ha tratto in arresto, nella flagranza del reato di furto con strappo (scippo): GIGLIO Vincenzo, nato a Caltanissetta il 21.05.1992 ed ivi residente, disoccupato, con precedenti per per furto, detenzione di armi, violenza e minacce a pubblico ufficiale, oltraggio e danneggiamento, assistito dall’avvocato di fiducia Francesca Assennato.
Per lo stesso reato sono stati denunciati alla Procura della Repubblica, in stato di libertà: S.A., di anni 21, venditore ambulante, con precedenti per lesioni, A.B., di anni 20, disoccupato, con precedenti per lesioni e violenza sessuale di gruppo.
Alle ore 17.00 circa, giungeva in Sala Operativa la segnalazione di uno scippo consumato in via Messina. Sul posto si portavano immediatamente due Volanti, che individuavano la vittima, un giovane di 16 anni. Questi riferiva che, poco prima, mentre percorreva a piedi la via De Amicis, all’altezza del Parco Robinson, veniva avvicinato da tre giovani, a lui noti, tra cui il GIGLIO Vincenzo, che, con fare prepotente e minaccioso, gli aveva chiesto di provare i suoi occhiali da sole. Non avendo ottenuto quanto aveva chiesto, il Giglio tentava di strappare gli occhiali dal viso del minore, che, però, prontamente riusciva a toglierseli.
A questo punto il Giglio afferrava le lenti dalle mani del minore e gliele sottraeva con forza. La vittima chiedeva ripetutamente al Giglio di restituirgli gli occhiali ma questi si rifiutava. Il giovane, intimorito dalla superiorità numerica dei tre giovani e dal loro atteggiamento violento, si llontanava e chiamava il 113, chiedendo l’aiuto della Polizia.
Gli Agenti si mettevano immediatamente alla ricerca dei tre malviventi, che, dopo pochi minuti, venivano individuati all’interno di un garage in via De Cosmi e perquisiti.
Gli occhiali rubati venivano trovati addosso a S.A..I tre venivano quindi condotti in Questura. Subito dopo la redazione degli atti, l’arrestato è stato trasferito presso la sua abitazione, ove permarrà in regime di arresti domiciliari, a disposizione del Pubblico Ministero, ai sensi delle nuove disposizioni previste dal “decreto svuota carceri”.
I due complici sono stati denunciati a piede libero e rilasciati. La condotta dei tre malviventi appare connotata da particolare gravità, in quanto si inserisce nel contesto delle violente prevaricazioni che spesso sono silentemente subite dai giovani e che, invece, devono essere oggetto di immediata denuncia, per consentire alle forze dell’ordine di individuare i responsabili.


