CALTANISSETTA – Cinque mesi e 10 giorni con la sospensione condizionale della pena. Ammonta a tanto la condanna decisa dalla Corte d’Appello nei confronti del deputato nazionale del Pdl Alessandro Pagano, che in appello è stato riconosciuto colpevole di concorso in abuso d’ufficio in quanto, secondo l’accusa, avrebbe esercitato pressioni sugli ex vertici dell’ospedale “Sant’Elia” per far nominare primario della divisione di Chirurgia il dott. Silvio Morini. Al termine del processo di primo grado svoltosi con il rito abbreviato l’on. Pagano venne assolto con formula piena dal gup Marcello Testaquatra.
Sempre secondo l’accusa, per arrivare alla nomina di Morini sarebbe stato annullato il concorso che aveva giudicato idonei i quattro candidati che avevano presentato domanda per il posto di primario. Si tratta dei medici Cesare Cannemi, Arcangelo Lacagnina, Michele Ricotta e Carmelo Venti, parte civile con gli avvocati Dino Milazzo, Emanuele Limuti, Davide Schillaci e Luigi Colaleo.
La Corte d’Appello ha inoltre disposto un rimborso di 3 mila euro per le spese legali alle parti civili oltre al risarcimento dei danni per le persone offese, che verrà stabilito dal Tribunale civile.
Il sostituto procuratore generale Fernando Asaro aveva chiesto la condanna di Pagano a 1 anno e 6 mesi, mentre gli avvocati difensori Nino Caleca e Giovanni Pitruzzella avevano insistito per la conferma dell’assoluzione. Pagano ha sempre respinto tutte le accuse sostenendo la sua buona fede e, quando venne interrogato nel corso del processo di primo grado, affermò di avere lavorato per migliorare la sanità nissena senza mai esercitare pressioni o compiere atti illeciti. Dopo il deposito della motivazione è probabile che la difesa decida di presentare ricorso in Cassazione.
Vincenzo Pane