GELA – “Viva la mafia”. E’ la scritta innegguiante a Cosa nostra comparsa stamani, sui muri appena restaurati del teatro “Eschilo” di Gela in piazza Salandra. Indignazione in citta’, sia per il messaggio sia per l’imbrattamento dell’istituzione culturale in procinto di riapertura dopo una chiusura durata quasi 50 anni. Si sospetta che gli autori del gesto possano essere studenti di una scuola media delle vicinanze. “Atti come questi, seppur riconducibili a una ragazzata -ha detto il sindaco, Angelo Fasulo- dimostrano che bisogna mantenere alta la guardia e continuare a confrontarsi con i giovani per far capire loro che non e’ attraverso questi gesti, vigliacchi e incivili, che si puo’ costruire qualcosa di positivo”.
Sull’accaduto il deputato regionale del Pdl Raimondo Torregrossa ha dichiarato: “Non basta portare avanti progetti per dare servizi alla citta’: serve un percorso socio – pedagogico di rieducazione al bene comune in grado di restituire ai giovani il gusto del ‘mio in quanto gelese per rendere Gela piu’ bella'”. Il deputato ricorda che si sono verificati in passato episodi analoghi e cita anche “furti delle griglie in ghisa che di recente sono stati denunciati, o ancora, dei furti al cimitero, di quelli di fili di rame, delle fioriere nel periodo di Natale. Sono tutti episodi -afferma- che hanno un unico denominatore: la mancanza di rispetto del bene comune da parte dei gelesi che preferiscono portare a casa o comunque imbrattare cio’ che non e’ nella propria disponibilita’ privata, sintomo chiaro del fatto che si e’ perso completamente il concetto che cio’ che e’ della citta’ e’ anche del cittadino ed in quanto tale dovrebbe essere custodito e rispettato. Urge -per Torregrossa- una rieducazione su questo concetto che rappresenta un elemento base del vivere civile. A nulla serve l’affannarsi dell’amministrazione nel condurre a conclusione progetti destinati ai cittadini se questi ultimi non ne hanno rispetto. La cultura della legalita’ parte da questa idea fondamentale e da questo l’amministrazione dovrebbe ripartire per una buona politica che metta al centro dell’attenzione lo sviluppo della citta’”.




