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Palermo: si è dimesso il sindaco Cammarata, fine del doppio mandato tra strappi e inchieste

Redazione

Palermo: si è dimesso il sindaco Cammarata, fine del doppio mandato tra strappi e inchieste

Lun, 16/01/2012 - 16:31

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Diego Cammarata ripone la fascia di Sindaco

PALERMO – Si e’ dimesso il sindaco di Palermo Diego Cammarata. Lo ha annunciato questa mattina ai giornalisti. Il suo secondo mandato consecutivo scadeva a maggio, ma da mesi si rincorrevano le notizie su un suo addio anticipato.  Avvocato cassazionista e docente di diritto  dell’informazione e della comunicazione e di teoria e tecnica della promozione di immagine all’universita di Palermo, Diego Cammarata dal 1996 al 2001 e’ stato coordinatore provinciale di Forza Italia. Alle elezioni politiche del 2001 e’ stato eletto alla Camera dei deputati, facendo parte fino al 2006 della Commissione politiche dell’Ue. Il 25 novembre 2001 e’ diventato sindaco di Palermo al primo turno, con il 56,1% dei voti, consumando una rumorosa rottura con Francesco Musotto. La sua elezione e’ diventata anche un caso: non rinuncio’, infatti, all’indennita’ da parlamentare infrangendo una prassi di incompatibilita’ e nel 2002 la giunta delle elezioni della Camera affermo’ per la prima volta che non sussistevano motivi che ostacolassero col cumulo degli incarichi di sindaco di grande citta’ e di parlamentare (la “giurisprudenza Cammarata”). Da allora diversi altri parlamentari ricevono una doppia indennita’: una da parlamentare e una da amministratore locale. Nelle consultazioni del 2007 e’ stato riconfermato primo cittadino, ancora al primo turno, con il 53,5% dei voti, prevalendo su Leoluca Orlando che denuncio’ brogli elettorali.

Un’inchiesta sui brogli legata a una lista collegata al primo cittadino ha portato effettivamente ad alcuni arresti nel 2008, sebbene riferiti a poche centinaia di schede elettorali. Il 22 luglio 2008 Cammarata e’ stato eletto presidente dell’Anci in Sicilia. Il secondo mandato e’ stato caratterizzato da una forte conflittualita’ con il consiglio comunale e con il governo Lombardo. Fragoroso anche lo strappo con Gianfranco Micciche’. Diversi gli ‘incidenti’ giudiziari durante la sindacatura: da quelli relativi alla gestione dell’Amia, l’azienda di igiene ambientale per la raccolta dei rifiuti, con una voragine milionaria nei conti, all’utilizzo di un dipendente comunale come skipper per la barca di famiglia. Per questa vicenda nel 2011 e’ stato rinviato a giudizio. Nel 2010 il sindaco e’ stato indagato per abuso d’ufficio e disastro colposo in relazione alla gestione della discarica palermitana di Bellolampo. Il suo ultimo periodo e’ stato caratterizzato da una iperattivita’ che non e’ passata inosservata: il suo ‘canto del cigno’, qualcuno aveva commentato prevedendo l’addio imminente; solo il risultato finale di tanto lavoro, aveva risposto. Dopo dieci anni, per Palermo si apre una nuova stagione.

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