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Borsellino: “Stessa aria del’92, temo per la vita dei PM”

Redazione

Borsellino: “Stessa aria del’92, temo per la vita dei PM”

Ven, 16/09/2011 - 19:51

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Salvatore Borsellino, fratello di Paolo e leader del movimento "Agende Rosse"

PALERMO – “Il clima e’ quello del 1992. Si respira la stessa aria con la politica in cerca di nuovi equilibri come allora e temo anche per la vita dei magistrati”. E’ uno stralcio delle dichiarazioni con cui Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, ha commentato al mensile il Sud la conclusione delle indagini sulla strage di via D’Amelio da parte del sostituto procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari. Secondo il pm, il processo per l’uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta si sarebbe concluso con la condanna di sette innocenti, attualmente in carcere, con diciannove anni di depistaggi e misteri irrisolti. “Siamo ancora all’inizio – commenta a il Sud, Salvatore Borsellino, leader del movimento delle Agende Rosse – ancora, a esempio, non si sa nulla del capitolo riguardante la trattativa Stato-Cosa Nostra. E temo che, adesso che si riapre uno spiraglio per la revisione del processo, tutti quelli che in questi anni hanno mentito e depistato le indagini faranno di tutto per fermare i magistrati. La mia speranza e’ che si limitino al tentativo di delegittimazione gia’ ampiamente in corso nei confronti di magistrati come Ingroia, Di Matteo e Lari che stanno cercando la verita’. Ma si respira la stessa aria del ’92 con la politica in cerca di nuovi equilibri come allora e temo anche per la loro vita”.

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