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PD, mozione di sfiducia e subito corsa verso nuove elezioni nel 2012

Redazione

PD, mozione di sfiducia e subito corsa verso nuove elezioni nel 2012

Mer, 21/09/2011 - 17:53

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Il segretario cittadino del Pd Angelo Lomaglio e il segretario provinciale Giuseppe Gallé

CALTANISSETTA – Era nell’aria da tempo ma la conferma è venuta questa mattina dalle parole del segretario provinciale del PD Giuseppe Gallé e del segretario cittadino del Pd Angelo Lomaglio: la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Campisi, di cui si discute da qualche tempo in consiglio comunale e definita dal Pd “un atto di censura contro chi è venuto meno al patto elettorale con i cittadini”, sarà il punto di inizio della campagna elettorale che dovrebbe sfociare in elezioni amministrative anticipate nella prossima primavera per “costituire una coalizione di governo in grado di far fronte all’attuale difficile situazione economica e sociale”. “La mozione di sfiducia – dice il segretario cittadino Lomaglio – verrà redatta insieme agli altri gruppi, il testo sarà condiviso non solo con le forze di opposizione ma anche con i consiglieri comunali della ex maggioranza che vorranno appoggiarlo. Noi sentiamo di avere la responsabilità di cambiare pagina e riteniamo che questo oggi sia l’obiettivo non solo del Pd ma di tutte le forze di opposizione. Prima però voteremo ed approveremo il bilancio, con le modifiche che saranno ritenute necessarie: inseriremo, infatti, emendamenti per chiedere tagli alla politica, in particolare, in tempi in cui sono richiesti sacrifici ai cittadini, chiederemo agli amministratori di tagliare sui loro compensi e chiederemo anche di verificare se ci sono sprechi nella macchina comunale”.

Lomaglio ha anche sottolineato come l’esame del bilancio sarà “l’occasione per denunciare le bugie del sindaco Campisi” primo tra tutti l’allarme dissesto, ma anche “le scelte scellerate fatte nel contrapporre la giunta al consiglio comunale con i ricorsi al Tar”.

Un momento della conferenza stampa

Durissime le parole del segretario provinciale Giuseppe Gallé che addita il sindaco Campisi come colui che “ha determinato l’attuale disastro amministrativo, istituzionale e politico, ha fornito prova di incapacità amministrativa e inaffidabilità politica, ha disatteso le parole su cui ha impostato la campagna elettorale, ha creato da subito una grave frattura con gli alleati e con la città”. “Logiche individuali e personali – dice Gallé – hanno impedito a Campisi di prendere in considerazione le indicazioni avute da un consiglio comunale che ha mostrato nei momenti più delicati un alto senso di responsabilità. Ma la cosa ancora più grave è che l’apparato amministrativo ha lavorato in questi due anni e mezzo senza indirizzo progettuale e la guida attuale del governo locale si pone come un serio intralcio alla crescita della città e poi chi sceglie di fare il sindaco deve innanzi tutto essere leale con la propria città”.

Ribadito dai vertici del Pd locale e dai consiglieri del gruppo consiliare comunale Pd presenti quello che più volte è stato definito “il fallimento della gestione Campisi”, stigmatizzando l’attuale situazione che ha portato ad avere ripetuti e prolungati scioperi degli operatori ecologici ma anche proteste del personale dei vari servizi forniti dall’ente, l’azzeramento di tutta una serie di iniziative ed attività, da quelle culturali a quelle sportive a quelle della solidarietà sociale. Bocciate, dunque, le politiche di Campisi in materia di Tarsu e di università ma anche di gestione delle strutture comunali, da quelle culturali (“spazi negati ai nisseni”) a quelle sportive (“impianti al degrado o chiusi”) e di sviluppo del territorio e duramente contestati i continui affidamenti di consulenze ed incarichi esterni “ad amici e sodali”. “Il Pd – ha detto Lomaglio – vuole essere parte importante ma senza nessuna vocazione egemonica in questo anelito di cambiamento e la sua forza è la coesione. La mozione di sfiducia non è una manovra di governo e per questo non può riguardare solo i consiglieri comunali ma vorremmo coinvolgere la città, gli elettori, che chiedono non solo al Pd ma a tutti di dare una svolta all’attuale situazione per uscire dal pantano”.

Sulla questione dei “numeri” per presentare e votare la mozione di sfiducia a Campisi sono intervenuti i consiglieri Leyla Montagnino, Sergio Speciale, Silvano Licari e Angelo Scalia, sollecitati dalle domande dei giornalisti sul problema strettamente numerico nato dai mancati accordi per l’elezione, qualche mese fa, del nuovo presidente del consiglio comunale. “La presidenza del consiglio comunale, – ha detto Scalia – il cui rinnovo si è presentato in un momento di grande cambiamento in seno al consiglio comunale, è oggi un problema secondario: per quella elezione, è vero, ci siamo arenati in difficoltà anche pratiche ma questo non influisce sui percorsi che abbiamo intrapreso”. Il consigliere ha poi stigmatizzato l’atteggiamento di certa stampa che continua a focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica su temi politici secondari e ormai superati.

All’incontro era presente anche il capogruppo in consiglio comunale del gruppo indipendente Sicilia Adriana Ricotta, che ha assicurato il proprio sostegno all’iniziativa del Pd. “Nel gruppo Sicilia – ha detto – c’è grande omogeneità ma anche unicità di intenti per creare un’alternativa valida al dissesto e alla desertificazione portati dalla politica di Campisi. Non vogliamo fare demagogia, la lasciamo a Campisi, che fa il “capo-popolo” creando astio ovunque e mettendo gli uni contro gli altri, ma vogliamo lavorare bene per la città, in sinergia con il Pd”. Il consigliere Ricotta lancia poi un appello a tutti i gruppi consiliari di Palazzo del Carmine affinché promuovano al fianco del gruppo Sicilia (di cui fanno parte Alfredo Fiaccabrino, Idv ma indipendente in consiglio comunale, e Lorenzo Tricoli, indipendente) iniziative più incisive per la città e i cittadini.