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I conti non quadrano, c’è aria di fallimento a Caltaqua

Redazione

I conti non quadrano, c’è aria di fallimento a Caltaqua

Lun, 12/09/2011 - 15:31

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CALTANISSETTA- I conti non tornano dalle parti di Caltaqua, e la continuità del servizio idrico garantito dalla società spagnola risulterebbe  compromessa da una serie di problemi che rendono  insostenibile la gestione.
Nei giorni scorsi il vicedireotter generale della società, Josè Gozzo, ha lanciato l’allarme:  «Dall’acquisizione dell’incarico di gestione del ciclo delle acque da parte dell’Ato CL6 – spiega il vicedirettore generale della società spagnola Josè Gozzo – abbiamo effettuato una serie di importanti investimenti al fine di garantire l’erogazione dei servizi idrici. La situazione finanziaria della società è però critica: per cinque anni consecutivi (dal 2006 al 2010) abbiamo registrato perdite finanziarie. Abbiamo preso atto altresì del crescente e gigantesco debito delle utenze nei confronti della società che è arrivato alla cifra di circa 19milioni di euro. A ciò si aggiunge la dimensione del credito che la società vanta nei confronti della pubblica amministrazione quantificabile in non meno di 15 milioni di euro. Per fronteggiare tale situazione, i soci della società hanno proceduto a tre distinte ricapitalizzazioni con un esborso di 18milioni di euro di crediti commerciali e 18 milioni di euro di finanziamenti. Per cui Caltaqua ha concluso un processo interno per la verifica di tutte le possibili azioni tese a ristabilire il necessario equilibrio finanziario dell’azienda.  Caltaqua si trova a dover affrontare una situazione finanziaria assai critica che mette seriamente in dubbio la convenienza della sua iniziativa imprenditoriale».
«Oltre alle condizioni di deterioramento delle infrastrutture, alle quali si aggiungono processi burocratici estremamente lenti e farraginosi per l’accesso ai fondi regionali ed europei per il rinnovo degli impianti – aggiunge Gozzo – attendiamo da anni che venga trovata una soluzione politica a questioni fondamentali come il pagamento del contributo alla tariffa, la tempestiva approvazione della tariffa annuale e il pagamento dell’intero importo della bolletta per il Comune di Gela. La situazione è ulteriormente aggravata dagli inesplicabili ritardi con cui l’Ato corrisponde a Caltaqua gli importi relativi agli stati di avanzamento lavori e dai ritardi con cui vengono erogati i finanziamenti regionali collegati al piano di investimento della società. Anche quest’anno l’Ato non è ancora riuscito ad approvare la tariffa nei tempi indicati dal contratto, come già successo nel 2010 quando la tariffa fu approvata con 10 mesi di ritardo».
«In questa situazione – conclude il manager di Caltaqua – confidiamo in una immediata assunzione di responsabilità che porti ad un deciso cambio di rotta che consenta di assicurare una gestione sostenibile del servizio».