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Tavolo unico di regia sviluppo e legalità:”Parte civile in processo operazione Cerbero”

Redazione

Tavolo unico di regia sviluppo e legalità:”Parte civile in processo operazione Cerbero”

Gio, 28/07/2011 - 14:25

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Salvatore Pasqualetto

 CALTANISSETTA – Il grande e importante lavoro ultimato dai Carabinieri di Caltanissetta e Mazzarino e il lavoro della Magistratura, sono riusciti a far luce su uno dei punti più drammatici dell’entroterra della Provincia, il disagio delle imprese che vivono nella nostra realtà, portando alla luce una serie di atti criminosi che debbono indurre la società ad una dura reazione e alla consapevolezza che la legalità dovrà diventare l’elemento trainante per ogni possibile sviluppo. Il Tavolo di Regia con i suoi componenti, ha deciso di continuare sul percorso tracciato, dichiarando la volontà di costituirsi parte civile nel processo che seguirà all’ultima operazione, denominata CERBERO, che ha interessato la zona di Mazzarino.

Il lavoro svolto dai ROS, dalla Stazione dei Carabinieri di Mazzarino e dalla Direzione Distrettuale Antimafia, dimostrano che in Sicilia non esistono isole felici e ancor meno possono esistere “zone” esenti, nei nostri territori. La società civile, le organizzazioni di rappresentanza, le istituzioni locali, i singoli cittadini debbono partecipare alla “nuova primavera” che è già partita da diverso tempo e che riesce a fornire un quadro di riferimento diverso dal contesto del passato e la speranza che il cambiamento culturale, collochi la nostra realtà in un’altra dimensione.

La costituzione di parte civile è un atto di civiltà sociale e giuridica, poiché consente alle forze sane del territorio di partecipare al cambiamento in atto e alla Magistratura di Gela e Caltanissetta, di far sentire la vicinanza delle persone comuni e la consapevolezza di un territorio che seppur martoriato, riesce a trovare la forza per reagire alla criminalità e spera che un futuro migliore possa presto arrivare.

Abbiamo la fortuna di avere una Magistratura attenta e partecipata alla vita sociale del nostro territorio, così come le Forze dell’Ordine partecipano a pieno titolo al processo del “cambio di mentalità” dove il malaffare deve dare spazio al lavoro onesto e pulito, tanto da dover affermare che dobbiamo, tutti assieme, trovare la forza per dire basta a soprusi e prepotenze e sancire un nuovo “corso della storia” per dimostrare di essere in grado di riscrivere una nuova pagina di un romanzo di cui conosciamo solo l’inizio, per lasciare qualcosa di concreto alle future generazioni della provincia di Caltanissetta e dei suoi 22 comuni. E’ un atto di grande responsabilità, la classe dirigente di questo territorio deve interrogarsi per trovare la strada maestra da segnare come punto fondamentale per lo sviluppo e permettere ai nostri giovani diplomati e laureati di sperare di poter lavorare nella propria terra, senza abbondare le loro case. Se non riusciremo nell’intento, allora il fallimento sarà generazionale, figlio di una classe dirigente che ha posto il “fallimento “ come atto strutturale del governo delle nostre realtà.

 Salvatore Pasqualetto

Presidente

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