CALTANISSETTA – E’ durata solo tre giorni la fuga di Di Pasquale Salvatore, inteso “turi bordò”, nato a Niscemi l’11.12.1966, ivi res. in via d’Aragona nr. 9, resosi irreperibile durante l’operazione di polizia giudiziaria “parabellum” del 25 luglio scorso.

Braccato ininterottamente da uomini della squadra mobile di Caltanissetta e del commissariato P.S. di Niscemi, che hanno setacciato palmo a palmo tutte le zone agricole tra  Gela e Niscemi, Di Pasquale veniva tratto in arresto nella tarda serata di ieri.

All’atto della sua individuazione Di Pasquale non ha posto alcuna resistenza perche’ da giorni notava la presenza dei poliziotti nei pressi dei covi ove si nascondeva ed aveva capito che non la poteva fare franca ancora a lungo.

Condotto presso gli uffici della squadra mobile, gli veniva notificata l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.i.p. del Tribunale di Catania dr.ssa Daniela Monaco Crea, su richiesta della locale dda (proc. agg. dr.ssa Marisa Scavo, sost. proc. dr. Rocco Liguori) e veniva condotto presso la casa circondariale di Caltanissetta.

Anche Di Pasquale Salvatore viene accusato di essere il mandante, dell’omicidio di Campisi Alfredo, attinto mortalmente il 6 novembre 1996 sul ponte Dirillo, allo scopo di risolvere contrasti interni alla organizzazione di tipo mafioso denominata cosa nostra, operante a Niscemi.