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Mafia, pizzo e calcestruzzo. Sei arresti nel nisseno

Redazione

Mafia, pizzo e calcestruzzo. Sei arresti nel nisseno

Ven, 22/07/2011 - 13:03

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La conferenza stampa dell'operazione "Terra bruciata"

CALTANISSETTA – Smantellata nella notte tra giovedì e venerdì dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Caltanissetta in stretta collaborazione con lo S.C.I.C.O. di Roma una organizzazione criminale che ha portato all’arresto di 6 soggetti , di cui quattro  in carcere e  due agli arresti domiciliari,  oltre a diverse perquisizioni locali e personali. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della  Repubblica di  Caltanissetta e svolte dal G.I.C.O. della Guardia di Finanza in collaborazione con lo S.C.I.C.O., venivano eseguite con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali e dei tradizionali servizi di osservazione, controllo e pedinamento ed avevano per oggetto estorsioni ai danni di un imprenditore, consistenti in dazioni di denaro e imposizione di ditte cui subappaltare lavori. In particolare Giuseppe Pirrone, titolare dell’omonima impresa edile, per la costruzione di 34 villette unifamiliari nel territorio di Sommatino veniva costretto a corrispondere una somma di denaro a titolo di “pizzo”, oltrechè ad avvalersi di una società “imposta”, per il noleggio dei beni necessari al confezionamento ed alla messa in opera del calcestruzzo. Coinvolte le famiglie mafiose di Riesi, Sommatino, Vallelunga Pratameno e Campofranco con i rispettivi capi famiglia. L’imprenditore Giuseppe Pirrone dal canto suo, nella qualità di titolare dell’impresa, costringeva i lavoratori alle proprie dipendenze ad accettare condizioni di lavoro contrarie alla legge, trattamenti economici inferiori a quanto indicato in busta paga, rinuncia ad assegni familiari ed a trattamenti di fine rapporto. Le estorsioni nei confronti dei propri dipendenti avvenivano anche mediante violenza e minaccia consistita, ad esempio, nel prospettare mancate assunzioni, licenziamenti o interventi con altri imprenditori affinchè, licenziati, non trovassero altri impieghi. Attraverso queste azioni criminose Giuseppe Pirrone si procurava nel tempo ingiusti profitti “in nero” con equivalente danno patrimoniale per le persone offese. Estremamente preziose  per il buon esito delle indagini si sono rivelate infine le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia. Le ordinanze di misura cautelare della custodia in carcere sono state eseguite nei confronti di Laurino Giuseppe, Luigi Pulci, Giovanni Privitera, Angelo Schillaci, nativi e residenti tra S. Caterina Villarmosa, Sommatino, Riesi e Campofranco. Le ordinanze di misura cautelare degli arresti domiciliari sono state eseguite nei confronti diFrancesco La Quatra e Giuseppe Pirrone residenti a Palma di Montechiaro e Vallelunga Pratameno. I reati ipotizzati sono: estorsione ex art. 629 del codice penale con le aggravanti di cui all’articolo 7 L. 203/1991; concorso di reato ex art. 110 del codice penale; reato continuato ex art. 81 del codice penale.  

CLI ARRESTATI DELL’OPERAZIONE “TERRA BRUCIATA”