Riceviamo & Pubblichiamo
CALTANISSETTA – Si è svolta a Roma venerdì 22 luglio una manifestazione organizzata dall’UDC, FLI, API e MPA dal titolo: “Io cambio l’Italia”. A questo incontro hanno partecipato oltre ai leaders e ai dirigenti di partito, anche giovani, rappresentanti di associazioni laiche e del mondo cattolico, membri della società impegnati per il cambiamento. Questa convention ha voluto lanciare all’Italia un nuovo progetto di crescita, serietà e responsabilità per la politica a tutti i livelli, nazionale e locale: il Terzo Polo. Cioè l’alleanza e il lavoro fra soggetti politici diversi che si ritrovano per rispondere all’appello della crisi sociale, politica e morale dell’Italia e per tentare di guidare il Paese con uomini che ricercano con passione e competenza solo il bene comune e per questo chiamati a essere Nuovo Polo che possiede come fattore primario coerenza e progetto.
Nuovo polo, dunque, che vede convenire diverse anime dell’Italia che in passato l’hanno resa grande: cattolici, liberali, destra nazionale e legalitaria, autonomisti. Tutti convinti di poter far giocare alla nostra nazione un ruolo determinante per il futuro dell’Europa tramite la fine di oligarchie che guidano il Paese da anni per consegnarlo veramente alle future generazioni che con onestà devono far tornare l’Italia, dopo questa epoca di declino, una delle più grandi nazioni al mondo. La crisi istituzionale in atto e l’impotenza della classe dirigente può far emergere un grido e uno sforzo per una nuova grande modernizzazione dei nostri territori: il Nuovo Polo vuole farlo con un progetto chiaro e serio, le altre forze politiche cosa vogliono fare?
Occorre, infatti, un nuovo tempo propizio di coesione tra tutti i partiti per salvare l’Italia e ridare decoro alla politica. Insomma serve una stagione di unità nazionale per lavorare ad un riscatto dell’intera società. In questo tempo ai partiti va ridata la forza e il ruolo che gli spetta evitando leaderismi sterili e seguendo con rigore la linea tracciata dall’Europa. Il Nuovo polo è pronto a raccogliere questa sfida organizzandosi come una rete che si candida alla guida del governo senza rincorrere alleanze dettate da altri, ma offrendo la linea da seguire per una politica diversa.
Non è un caso, dunque, se costruiamo questo Nuovo Polo attraverso la verità da dire sempre con chiarezza agli italiani; la serietà necessaria continuamente per chi s’impegna per gli altri, e più necessaria in questi tempi bui; sobrietà per condividere con le famiglie meno abbienti uno stato di vita che ci chiama a ripensare e a riformulare il nostro standard di esistenza, senza cavalcare l’antipolitica dell’odio alla casta, ma esprimendo segnali veri e vissuti di condivisione delle nuove forme di povertà economica e sociale; ricerca del bene comune da intendere come promozione del bene dei singoli e dell’intera comunità; interesse nazionale come unico fine del nostro sentire e agire politico.
Nuovo Polo che già ha dimostrato sul campo la volontà di una riforma istituzionale che presuma una sola Camera con meno parlamentari, l’abolizione delle provincie, la fusione di piccoli comuni, la ricerca di minore presenza dello Stato e di maggiore sussidiarietà. Nuovo Polo che ha anche rilanciato, in occasione dell’ultima manovra economica, il fattore famiglia da sostenere tramite il quoziente familiare. Nuovo Polo che ricerca di far prevalere il merito nella nostra politica selezionando una classe dirigente che sia esclusivamente motivata dalla competenza e dalla passione da spendere per l’Italia e che sia in grado di portare il nostro Paese oltre lo schema di questo bipolarismo mortifero del berlusconismo e dell’antiberlusconismo. Nuova classe dirigente che conosca bene i propri limiti e abbia sempre presente che la società ha bisogno di sistema e non di uomini della provvidenza che agiscono da soli al comando.
Come Movimento giovanile dell’Unione di Centro, come giovani impegnati in politica ci sentiamo di condividere questo progetto serio per il bene del Paese essendo consapevoli di essere già protagonisti attivi del cambiamento.
Rocco Gumina Coordinatore Provinciale Giovani UDC Caltanissetta

