CALTANISSETTA – E’ dedicata all’opera di un artista che, come ha sottolineato il rettore del Museo diocesano don Alfonso Incardona, “ha saputo coniugare l’arte con i sentimenti secondo il comune sentire del popolo” la mostra “Luci vicine”, che raccoglie sculture sacre realizzate da Francesco Biangardi, provenienti da varie chiese della diocesi nissena. La mostra, organizzata dalla commissione per la promozione del Museo Diocesano, è stata inaugurata dal vescovo Mons. Mario Russotto, che ha voluto essere presente nonostante qualche problema di salute, in occasione della Settimana Santa nissena.
“Abbiamo voluto intitolare la mostra “Luci vicine” – ha detto il vescovo Russotto prima del taglio del nastro – perché raccoglie alcune icone statuarie di santi e della Madonna, coloro che papa Benedetto XVI nella sua enciclica “Spe Salvi” indica come “luci vicine” nel cammino di noi naviganti nell’avventura dell’esistenza”.
“La mostra – ha detto ancora Mons. Russotto – è dunque destinata non solo ad esporre l’opera di grandi artisti ma a riscoprire che non siamo soli nel pianeta della vita, che abbiamo luci vicine, come Maria Santissima, quali stelle che orientano il cammino di noi pellegrini nella notte della storia”.
Il percorso espositivo si apre già nell’atrio del Palazzo vescovile con il bellissimo angelo restaurato originariamente collocato sopra il gruppo sacro dell’Urna, mentre in cima allo scalone di ingresso è possibile ammirare la pregevole copia della scultura della Madonna Assunta in cielo (l’originale è custodito nella chiesa di San Giuseppe).
L’allestimento è stato curato con la collaborazione dell’architetto Daniela Vullo della Soprintendenza ai Beni culturali di Caltanissetta. La mostra, curata da don Vincenzo Giovino, resterà aperta fino a settembre prossimo. (rlv)

