Presentata in provincia dal capogruppo consiliare del Partito democratico Alfonso Cirrone Cipolla una interpellanza, che impegna l’amministrazione provinciale a chiedere la revoca immediata del provvedimento del Governo Berlusconi, che impone il pagamento del pedaggio su alcune autostrade in Sicilia, compresa la A 19 Palermo-Catania. “Visto lo stato di totale degrado e abbandono in cui versa questo importante tratto stradale, -denuncia Il Capogruppo del PD alla Provincia Alfonso Cirrone Cipolla-l’introduzione del suddetto pedaggio, avrebbe una ricaduta negativa per la popolazione residente nella provincia di Caltanissetta e per l’economia locale, soprattutto per la mancanza di un sistema viario alternativo (rete ferroviaria e stradale) sicuro ed adeguato agli spostamenti di persone e cose; con la conseguenza che il pedaggio sarebbe una ulteriore tassa per le famiglie e le imprese che ogni giorno sono costretti a spostarsi . L’imposizione da parte del Governo nazionale dei pedaggi sulle autostrade siciliane rappresenterebbe un ingiusto aggravamento della pressione economica sui cittadini-afferma Cirrone Cipolla- già dal 1° maggio 2011, dunque, la tratta A19, dovrebbe essere soggette a pagamento mediante un sistema di rilevazione automatica ‘free flow’, senza caselli, ma con controllo dei varchi tramite telecamere e sistemi a radiofrequenza e microchip su bollino da esporre sul parabrezza, in mancanza del quale sarà inevitabile incorrere in apposita multa. Anas, però,-afferma Cirrone Cipolla- non guadagnerebbe nulla da questa operazione, perché la somma dei pedaggi verrà defalcata dai trasferimenti statali alla società. In questo modo, il governo nazionale, vorrebbe recuperare trecento milioni di euro. E circa la metà arriverà proprio dalla Sicilia’. Invito, pertanto il Presidente della provincia On.Pino Federico,-conclude Cirrone Cipolla- a ricorrere, fin da subito al Tar. Questa battaglia è in difesa del sacrosanto diritto dei nostri cittadini di spostarsi, senza dover subire tasse ingiuste imposte per far quadrare i conti dello Stato e con una volontà punitiva, in particolare, nei confronti della Sicilia e di noi siciliani, si pensi invece, a sbloccare subito i fondi necessari per avviare un programma di infrastrutturazione della rete viaria che possa consentire all’isola di superare il profondo gap che continua ad accusare nei confronti del resto del Paese”.
di Redazione 3
Dom, 14/12/2025 - 14:33

